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Sul programma elettorale del centro-sinistra (I)

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
17 Gennaio 2010
Editoriali //

Manfredonia (image by Stato)
Manfredonia (image by Stato)
Manfredonia – RACCOGLIENDO l’invito della politica a partecipare, invito che ben si coniuga con motivazioni ed attitudini personali ed al ruolo di un giornale locale, si propongono alcune riflessioni sul programma elettorale del centro-sinistra di Manfredonia, intenzionati a fare altrettanto, per l’avvenire, per quello del centro-destra.

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Il prevalente senso comune ritiene, non a torto, che il programma elettorale sia da considerare come carta straccia, semplici promesse campate in aria, utili solo come specchietti per le allodole (in questo caso i cittadini) da far cadere nella rete ‘elettorale’, pubblicitaria copertura ideologica e, quindi, falsa, ad una realtà dell’operare della politica interessata solo a spartirsi i posti, poteri, favori e soldi, centrata su interessi personali e familiari, di consorterie e gruppi dominanti e non sul bene comune della cittadina.

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Certamente è anche così ed è ancora più vero che in effetti il valore di un programma elettorale dipende essenzialmente dalla coerenza operativa e dalla onestà intelletuale e morale degli stessi politici: di questi tempi, perciò, data anche la loro rarità, non c’è da stare molto allegri e può essere sicuramente di aiuto, per discernere, una sana diffidenza. Tuttavia, un programma elettorale ha come insieme di idee e proposte su Manfredonia, almeno idealmente e potenzialmente un grande valore democratico. Infatti, esso è uno strumento di partecipazione e soprattutto di controllo sociale, permettendo infatti di verificare la coerenza tra il dire e il fare e, quindi, un giudizio politico pensato e fondato, anche se può essere pur sempre distorto da una propria visione preconcetta. A tale riguardo è da tenere presente che, a livello locale, è veramente possibile questo controllo sociale, ovviamente se si vive nella città senza passività e delega, visto anche che nell’esame delle questioni amministrative si può più facilmente prescindere da preconcetti, perchè è possibile una loro diretta conoscenza.

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Inoltre il valore di un programma consiste nell’avere dentro di sè e nel dare un orientamento ed una prospettiva unitaria all’operare politico, tanto più necessaria se ad una alleanza contribuiscono una pluralità di partiti, forze, associazioni, liste e movimenti (elettorali). Infine, per ultimo ma non ultimo, il programma elettorale rappresenta (o può rappresentare) una occasione straordinaria per ragionare e riflettere su se stessi, come persona e come comunità, sulle proprie condizioni di vita, sul cammino fatto e su quello, naturalmente, da farsi. E poi: progettare, desiderare, prefigurare sono delle capacità e possibilità che appartengono solo all’essere umano ed in qualche modo in un programma elettorale è presente anche questo; il, un programma è specchio e riflesso di questa condizione umana, a prescindere da qualsiasi cosa, anche se nelle proposte elettorali-amministrative è molto importante un approccio di tipo operativo, nonchè avere i piedi ben saldati in terra per poter indicare delle iniziative fattibili, in tempi definiti.

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E poi, cosa sarebbero le elezioni senza confronto di programmi, di idee di proposte ? Una guerra tra individui, a chi è o ce l’ha più grande e spara più forte e lontano ? Come era da ragazzi ?

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Analizzato nel merito e nell’insieme, il programma elettorale del centro-sinistra di Manfredonia è da considerare ben impostato e costruito. Certo mancano alcune tematiche ed altre sono carenti e parziali, mancano alcune analisi più specifiche e documentate sui motivi per i quali Manfredonia si trova oggi in determinate condizioni, non sempre sono stati indicati, nel programma, gli strumenti operativi utili per il raggiungimento di obiettivi indicati, sono presenti, al contrario, talune contraddittorietà interne ed altre cose che verrano evidenziate nei successivi articoli.

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Al momento, guardando il quadro complessivo del programma, tre sembrano essere i fili conduttori dell’intero piano: 1)innanzitutto c’è una proposta, una idea di città e del suo futuro (città solidale e coesa) fondata sulla ricostituzione di una visione d’insieme e sul valore del territorio complessivamente inteso. Manfredonia è l’intero territorio (non più solo urbano, nè tantomeno edilizio) che non è tanto da consumare, ma piuttosto da salvaguardare, e valorizzare, in tutti i suoi aspetti, e dimensioni, sia come valore in sè di patrimonio naturale-culturale dentro i quali si determina il nostro vivere, sia come insieme di specifiche risorse quantitative e qualitivative da utilizzare per migliorare complessivamente il nostro vivere. Tale idea di città, tale nuova identità, si ricostruisce integrando le diverse vocazioni territoriali e settoriali, ed i relativi itneressi di gruppo e di modo di pensare, fare e sentire (sub-culture), succedutesi e dominanti nei diversi periodi della storia locale. L’idea, che è anche una sfida, è che questi gruppi sociali, sia pure diversi e gerarchicamente stratificati, oggi non siano soltanto ed esclusivamente in competizione tra loro, ma possano essere unitariamente orientati verso un nuovo senso di appartenenza sulla base di un comune obiettivo: il miglioramento delle condizioni di vita di Manfredonia tutta, rendendo effettivi i diritti di tutti, a partire dai più deboli. La stessa competitività non è ostativa all’equità ed all’inclusione sociale, anzi. E’ una sfida che si pone: creare una città, Manfredonia, a cui le persone desiderino appartenere.

3 commenti su "Sul programma elettorale del centro-sinistra (I)"

  1. il programma del centro sinistra si può già vedere all’opera in piazza a Siponto: una nota pizzeria ha spianato con le ruspe e sta cementificando (non strutture in legno ma mattoni) sopra gli ipogei della chiesa: e i vigili non esistono!

  2. Gentile lettore, questi i dati: la ‘nota Pizzeria’ in questione è la Pizzeria Regina, del proprietario e committente dei lavori Spagnuolo Cosimo Damiano. I lavori in questione sono cominciati il 12 maggio del 2009, con questo oggetto: “sostituzione di una tettoia esistente e realizzazione di un pergolato in legno”. Complessivamente, su verifica e accertamento diretto sul luogo, il progetto prevede: realizzazione pergolato in legno, prefabbricato amovibile di una grandezza massima di 130 metri quadri, per 120-130 posti complessivi, per una struttura da utilizzare per l’estate, ma soprattutto per l’inverno. La struttura è dunque in legno, con inserimento di blocchi da 70-80 cm per conseguire la naturale solidità della stessa struttura. Il progettista dei lavori è l’ingegnere Matteo Falcone (anche direttore dei lavori e calcolatore statico), il geometra è Luciano Guerra. Il progetto, in base a quanto deliberato dal Comune di Manfredonia, gode di: permesso di costruire n.193/08 – 286/09 e denuncia attività n.193/08. La ditta che sta eseguendo i lavori è la Edil Salpi. Il progetto gode di autorizzazione del Consorzio di Bonifica. L’area è di proprietà dei privati già citati. Un saluto, G.de Filippo, Redazione Stato

  3. Grazie per le informazioni. Fuori da ciò che concede la legge erano autorizzati a usare la ruspa grande per disboscare l’area vista la fragilità del terreno sottostante?
    Adesso ne usano una più piccola. Il basamento è in via di rifacimento, non certo in sabbia e ciotoli, ma solido cemento. Quanto può pesare una struttura di 130 mq di copertura senza mettere a rischio di cedimento del terreno? Infine: a noi foggiani quel pezzo di terra risulta essere proprietà pubblica e non privata. Sa quante volte abbiamo cercato di bonificarlo invano per gli stop imposti dalle autorità?

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