StatoQuotidiano.it, Manfredonia, 17 gennaio 2023. Martedì 17 gennaio 2023, si terrà in Italia la “Giornata Nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali”. Organizzata dalla UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), manifestazione culturale che ha finalità di salvaguardia e valorizzazione del dialetto e delle lingue locali.
A tal proposito, le Pro Loco, offrono un importante contributo alla preservazione di questo patrimonio culturale, che rischia, se non adeguatamente riconosciuto, di finire nell’oblio.
La manifestazione istituita nel 2013 dall’Unione Italiana delle Pro Loco, sarà celebrata con mostre, teatro, testimonianze video e audio, convegni, rappresentazioni teatrali e letture pubbliche di poesie.
Ho voluto per l’occasione, partecipare a tale importante iniziativa culturale, per la valorizzazione e conservazione del dialetto, con due mie composizioni in vernacolo, dal titolo: “Nu pulpetille a Chiangamasille” (Un piccolo polpo di scoglio a Chiancamasitto), pescato con una polpara in zona di mare del Golfo di Manfredonia denominata “Chiancamasitto” e “Na trègghia nnamuréte” (La triglia innamorata). La prima poesia è inedita, mentre la seconda lirica è stata pubblicata nel 1989 nel mio libretto di poesie in vernacolo intitolato: “Ammizz’a chiazze” (In mezzo la Piazza).
NU PULPETILLE A CHIANGAMASILLE UN PICCOLO POLPO A CHIANCAMASITTO
Na matine, quese all’albore, Una mattina, quasi all’alba,
mentre iove pa pulparole, mentre andavo con la polpara,
scugghje e scugghje a Chiangamasille, scoglio, scoglio a Chiancamasitto,
è peschéte nu pulpetille. ho pescato un Piccolo polpo di scoglio.
Arravugghjete attorne a na mene, Attorcigliato intorno a una mano,
me fessove pe quidducchje umene, mi fissava con quegli occhi umani,
e tremanne pe la pavure, e tremando per la paura,
ce faciove a cinde chelure. cambiava continuamente, il suo colore.
U stove me mette ndu retune, Lo stavo per mettere nel retino,
quande me sende gredè: “Assassine!” quando mi sento gridare: “Assassino !”:
Ievene tutte li parinde, Erano tutti i parenti,
de famigghje de pezzinde. di una famiglia di pezzenti.
“Lasse u uagnone, “Lascia il bambino,
sope a code si bbune, sei buono a prendertela solo con lui,
u petre ji nvalede e desoccupete, il padre è invalido e disoccupato,
pe na morje de figghje a mmizza strede !”. con molti figli in mezzo la strada!”:.
Quanne è viste stu maramugghje, Quando ho visto, la situazione ingarbugliata,
l’he lassete, sobbete, sobbete sope u scugghje. l’ho lasciato immediatamente sullo scoglio.
Uatte, uatte c’illundanete, Piano, piano si è allontanato,
e fessianne, mo salutete. e prendendomi in giro, mi ha salutato.
FRANCO RINALDI
” fessianne ” semplicemente meraviglioso nel contesto poetico bravo franco
dal tuo amico di sempre giacomo
Malu mèle ca sté Franghe, una speranza per che il nostro tanto amato dialetto, forse unico per la sua capacità di sintesi (da veramènde sté pùre Tonùne…)
Grande il nostro amico e comico vero, Franco Rinaldi. Queste sono persone che fanno la storia di Manfredonia. Grazie Franco per quello che fai per Manfredonia.
Grande!
Complimenti a Franco, vero cultore delle tradizioni culturali di questa terra di mare.
Franco è un vero comico ma il suo socio Lello fa gagare