Il mondo di Atene (Editori Laterza, dicembre 2011; collana: I Robinson / Letture; pagine 526; € 22,00). Sì, noi lo guidammo quel sistema politico: perché ritenemmo nostro dovere tenere in piedi il regime. Però sia chiaro: noi, gente da senno, sapevamo bene cosa fosse la democrazia. Ma su questa forma di follia universalmente riconosciuta non c’è molto di nuovo da aggiungere. Abbatterla non potevamo ancora, mentre c’era la guerra e voi ci stavate addosso. In questa sferzante diagnosi dell’erede di Pericle è racchiusa la spiegazione dell’enigma Atene: governo di popolo, dominio di signori. Ma la grande peculiarità del sistema ateniese, secondo Canfora, sta nel fatto che quei signori, detentori dell’egemonia sociale ed economica, accettano, per la prima volta, di governare un’assemblea popolare, acconsentendo così di essere contestati. Il libro del docente barese affronta il cuore della “cosa ateniese”: la democrazia. Ma non solo. Da grande filologo quale è, Canfora scandaglia le fonti storiche dell’antichità greca: Tucidide, Senofonte, Platone, Isocrate, gli storici che hanno raccontato il mondo di Atene vengono analizzati tra loro, individuando aggiunte e sottrazioni, debiti e libertà. Ciò che ne viene fuori è una città – un modello, un sistema, un universo – riportata alla sua storia reale. Luciano Canfora smonta la macchina retorica su Atene, dimostrando che i critici più radicali del sistema furono proprio gli intellettuali ateniesi.
Luciano Canfora. Docente di Filologia classica all’Università di Bari, coordinatore scientifico per la Scuola Superiore di Studi di San Marino. Saggista, esperto di storia greca, storia romana, letteratura greca. Secondo l’Istituto di Enciclopedia Italiana: “profondo conoscitore della cultura classica”. Dirige i “Quaderni di storia” e collabora con il “Corriere della Sera”. Tra le sue numerose pubblicazioni, si ricordano La storia falsa (Rizzoli 2008), La biblioteca scomparsa (Sellerio 2009), Il viaggio di Artemidoro (Rizzoli 2010).
Redazione Stato