Foggia – A seguito di una delibera del Comune di Foggia faticosamente ottenuta nel mese di dicembre, domenica 17 è stata inaugurata la prima residenza socio sanitaria assistenziale della città di Foggia dedicata agli utenti disabili dai 18 ai 64 anni e agli anziani over 64. Si tratta di una struttura unica nel suo genere in tutto il Sud Italia. All’inaugurazione erano presenti l’assessore regionale al Welfare, la dott.ssa Elena Gentile, e le autorità cittadine. Presenze istituzionali legittime e doverose in queste occasioni. Tuttavia c’è da sottolineare che le istituzioni non hanno certamente reso facile la realizzazione di una struttura di orgoglio per tutto il Mezzogiorno rallentando l’iter burocratico necessario perché la struttura potesse aprire. L’apertura de ‘Il Sorriso’ invece consentirà anche un notevole risparmio sulle cure dei pazienti i quali in passato dovevano rivolgersi a strutture del centro-nord con il conseguente dispendio di denaro che questo implicava.
Chi invece ha dato forte contributo alla realizzazione di questo progetto e che ha fortemente voluto ‘Il sorriso’ è stata Sanità Più, una cooperativa sociale sorta con l’obiettivo di garantire servizi di assistenza infermieristica sanitaria e gli attivisti di “Riaccendiamo le idee”, che con i loro interventi
hanno contribuito a creare la giusta pressione mediatica. La politica locale, invece, ritardando di volta in volta le delibere necessarie a favore delle residenze socio santarie, ha rischiato di far saltare tutti i progetti.
C’è da chiedersi a questo punto perché la gestione politica non è in grado di applicare la stessa
energia positiva per far funzionare i servizi ad essa affidati e per portarli ad un livello qualitativo di eccellenza. Gli esempi fallimentari della gestione politicizzata sono molti e sotto gli occhi di tutti: la gestione dei rifiuti, per la quale dopo mesi di travaglio oggi siamo costretti ad affidare la pulizia
della città all’Amiu di Bari, la questione ‘Don Uva’, struttura che da anni conosce i problemi di una gestione politicizzata, l’aeroporto di Foggia che ormai da mesi non vede partire voli, solo per citare alcuni esempi di gestione discutibile dei servizi da parte operatori a vario titolo collegati con chi governa la cosa pubblica.
Non resta dunque che plaudire all’intraprendenza, allo sforzo e alla tenacia di chi si è strenuamente impegnato, nonostante i freni della politica, alla realizzazione di un progetto che, pur non avendo avuto certamente il sostegno da parte delle istituzioni, ha regalato alla nostra città un polo di
eccellenza per ciò che riguarda l’assistenza socio-sanitaria. L’augurio è che “Il Sorriso” sia ‘contagioso’ e che possa essere di esempio per il futuro di tutto il meridione.
Redazione Stato
Dobbiamo mandarli a casa tutti questi politicanti. Il tortuoso iter inflitto a questa struttura dimostra che non sono ancora soddisfatti dello stato di prostrazione in cui hanno ridotto la nostra città e i suoi cittadini. Continuano a giocare con i nostri denari e la nostra pazienza, dimostrando che non hanno capito quanto è grave la situazione. Se non ce la faremo a mandarli a casa con le prossime elezioni be’, credo che la pace sociale sarà fortemente a rischio. Aiutiamoli ad andarsene con il nostro voto di protesta. Ogni voto vale un giorno in meno al potere per questi inutili esseri amministranti e uno in più di speranza per la nostra terra.