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OMICIDIO Delitto di Avetrana: Michele Misseri torna nella casa dove fu uccisa Sarah Scazzi

"L'ho uccisa io ma non sono stato mai creduto"

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
17 Febbraio 2024
Cronaca // L'inchiesta //

TARANTO – Parla da uomo libero Michele Misseri nell’intervista esclusiva al programma “Quarto Grado” che ha documentato il suo rientro nella casa teatro del delitto di Avetrana: in quella abitazione il 26 agosto 2010 fu strangolata la 15enne Sarah Scazzi.

In carcere dal 2017, il 69enne era stato condannato a 8 anni di reclusione per aver gettato in un pozzo il corpo senza vita della nipote uccisa – come afferma una sentenza passata in giudicato – dalla moglie Cosima Serrano e dalla figlia Sabrina.

Misseri ha finito di scontare la pena dopo 7 anni per buona condotta. “In questi sette anni ho pregato molto, soprattutto per Sarah”, dice l’uomo che ribadisce ancora una volta l’innocenza di moglie e figlia e la sua totale colpevolezza.

“L’ho uccisa io ma non sono stato mai creduto”, afferma.

Le telecamere del programma di Rete 4 hanno ripreso il percorso in auto di Michele Misseri dal penitenziario alla casa di Avetrana dove fu uccisa Sarah Scazzi.

Nel corso dell’intervista l’uomo ricorda lo stretto legame tra la nipote e la figlia Sabrina. “Io le vedevo a casa come due sorelle”, afferma Misseri.

“Sabrina era come una sorella maggiore per Sarah, perché ucciderla il giorno che dovevano andare al mare e non un altro giorno?”, si domanda.

Il ritorno ad Avetrana – Tornato nella sua abitazione in via Deledda Michele Misseri potrebbe essere raggiunto da un avviso orale, emesso dal questore di Taranto, come monito a mantenere una condotta conforme alla legge.

Il Comune di Avetrana intanto, temendo il ritorno del “circo mediatico”, ha disposto il divieto di sosta e di transito veicolare in via Deledda e nelle vie limitrofe, al fine “di scongiurare ingorghi” dovuti – si legge nell’ordinanza – “ai presumibili inusitati incrementi di flussi veicolari conseguenti alla ripercussione mediatica degli ultimi giorni”.

Fonti verificate: TGCOM24 //

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