IL PROBLEMA FONDI. Per i fondi, la dotazione finanziaria destinata dalla Regione Puglia alle Zone franche urbane ammonta a complessivi 60 milioni di euro a valere sugli Apq (Accordi di programma quadro) ‘Sviluppo locale’ e ‘Aree urbane – città’ del Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013”. “Potranno beneficiare delle agevolazioni – ha detto in una nota l’assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone – le micro e piccole imprese già costituite e gli studi professionali, purché entrambi siano regolarmente iscritti nel Registro delle imprese alla data di presentazione della domanda”. Relativamente alle constatazioni di Giuseppe D’Ambrosio, portavoce-onorevole del Movimento 5 Stelle, Capone ha precisato che “le risorse che serviranno a finanziare le ZFU arriveranno regolarmente a destinazione nei tempi concordati”. “Siamo in contatto costante – ha detto Capone – con il Ministero e con i Comuni e stiamo lavorando con grande attenzione e impegno perché la dotazione sia erogata come previsto”. “Il decreto interministeriale è stato registrato dalla Corte dei Conti pochi giorni fa. Ora attendiamo il, bando. Come già ribadito più volte, le risorse per finanziare questo programma di defiscalizzazione non sono statali ma regionali”.
“Ciascuna azienda (o studio professionale) potrà avvalersi degli aiuti previsti dal Decreto fino al limite massimo di 200mila euro.Nel caso di imprese attive nel settore del trasporto su strada l’agevolazione non potrà superare i 100mila euro. Le imprese potranno beneficiare di esenzione delle imposte sui redditi, dell’imposta regionale sulle attività produttive e dell’imposta municipale propria; potranno inoltre essere esonerate dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro indipendente”.
“Finalmente, nella stessa giornata, il Ministero dell’economia, con nota n°1000, inviava al Ministero dello sviluppo economico il decreto sottoscritto. Tutto risolto? Neanche per idea! Ho continuato il mio calvario, durante il mese di febbraio, presso il Ministero dello sviluppo economico dove, devo ammettere, ho trovato un po’ di burocrazia che funziona, nella persona del Direttore Generale per gli incentivi alle imprese, tramite il quale ho scoperto che il decreto era all’attenzione della Corte dei Conti e che vi erano due problemi, in particolare, che la Regione Puglia era stata chiamata a risolvere. Così, mentre alcuni esponenti regionali già davano per imminente l’avvio delle ZFU in Puglia , il sottoscritto , invece di avvantaggiarsi con una facile polemica sui mezzi di informazione , agli inizi di marzo informava formalmente l’assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia”.
“Il ‘nascituro’ decreto interministeriale, che estende le agevolazioni fiscali e contributive alle ZFU della Puglia, è stato registrato dalla Corte dei Conti in data 12 marzo u.s. ed è stato già trasmesso alla Gazzetta Ufficiale per la sua pubblicazione. Ho verificato che anche le difficoltà legate al trasferimento delle risorse per il finanziamento dell’intervento sono sostanzialmente superate. Il Mise DGIAI, Il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione, la Ragioneria e la Regione Puglia si sono (finalmente) accordate per un trasferimento diretto della prima tranche della dotazione finanziaria (per un importo di 30 milioni di euro, a fronte dei 60 milioni complessivamente stanziati) dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione all’Agenzia delle entrate, mentre la seconda tranche, di pari importo, dovrebbe essere trasferita all’Agenzia nel momento in cui quest’ultima avrà comunicato al Ministero l’avvenuta fruizione delle agevolazioni da parte delle imprese beneficiarie, per un ammontare pari al 50% dell’importo della prima tranche del versamento”.
“Il 27 marzo è stata inviata una comunicazione all’Agenzia delle entrate per concordare il trasferimento della prima tranche di risorse. Pare però che la Regione Puglia non abbia ancora dato riscontro alla nota del Ministero del 21 gennaio 2014 con la quale si richiedevano, come previsto dalla normativa di riferimento dell’intervento, indicazioni circa l’attivazione di eventuali riserve di scopo in favore di determinate tipologie di imprese, sottolineando l’urgenza di avere un formale riscontro alla richiesta, al fine di velocizzare i tempi per la concreta attuazione dell’intervento. Per mio conto, posso dire di aver sollecitato formalmente alla Regione Puglia una soluzione a queste problematiche già dal 10 marzo”. “Resterò ‘sul pezzo’ fino alla fine, finché tale strumento agevolativo non sarà effettivamente disponibile per le imprese”, ha terminato D’Ambrosio.
Zone Franche Urbane- agevolazioni fiscali e contributive per pmi Puglia
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g.defilippo@statoquotidiano.it
Ma è la zona delle paludi sipontine.
Per caso debbono costruire le palafitte?
I criteri per accedere a queste agevolazioni? Bisogna presentare eventuali richieste se si rientra nella zona franca? Dall’articolo deduco che non c’è ancora nulla di ufficiale, ma prego comunque la Redazione di tenerci informati a riguardo. Grazie.
Presto aggiorneremo, grazie, Redazione Statoquotidiano.it
I “non” lavori delle urbanizzazioni 😉
Vogliamo una casa!
Basta ritardi,…..BASTA!
I soldi ci sono è sono già stati stanziati:60 milioni di euro (Accordi di programma quadro)”Sviluppo locale” e “Aree urbane – città” del Fondo di Sviluppo e Coesione 2007-2013, solo che nessuno a mai evidenziato il problema,come adesso Giuseppe D’Ambrosio del M5S con un’interrogazione parlamentare prima e adesso con l’attuazione del decreto interministeriale con firma del Ministro e registrato dalla Corte dei Conti.
I soldi arriveranno all’agenzia dell’entrate sempre se la regione puglia non ostacoli la prima trance del 50%.
COMPLIMENTI PER IL LAVORO SVOLTO DAL CITTADINO IN PARLAMENTO GIUSEPPE D’AMBROSIO.