Manfredonia. Al romeo che per avventura trovasi a passare per quello di S.Leonardo di Siponto (o della Mattina o di Lama Volaria), dopo aver ammirato la magnificenza del portale della chiesa e di tutte le costruzioni abbaziali, non sembrerà vero lo spettacolo che avrà sotto gli occhi quando il suo sguardo si sarà rivolto verso la distesa di terreno che quelle fabbriche circonda. “Buttate” tra le ortiche vi sono alcune lastre funerarie, tra le quali vi è quella con l’invocazione che inizia ”Have bona anima”, datata, per lo più, al II-III sec. d.C..
Egli, meschino, non sa che quelle lastre prima erano “buttate” nel Castello di Manfredonia, una volta presso la porta di mare ed in seguito presso l’ingresso principale che fa capo ai giardini pubblici.
Si era in attesa di una sistemazione definitiva di questo patrimonio cittadino con la messa in opera, appunto, di un lapidario, da ubicarsi presso il Comune, a mo’ di Museo civico. od anche in altro sito più consono, invcce…la giacitura in luogo aperto, alle intemperie, senza un velo che copra le “vergogne”… espositive.
Almeno nel castello si trovavano in luogo chiuso e custodito; qui invece siamo al ludibrio dei malviventi, basta poco per “scipparli”. Lo si è fatto con i basso rilievi, con il pozzo e… con altro.
Ma non si era detto da parte di qualche “esperto” che i reperti archeologici e museali dovevano essere esposti presso il luogo dove vengono rinvenuti? E che c’entrano allora questi reperti con la badia di S.Leonardo (che inizierebbe la sua attività verso la fine del sec. XI)? E meno male che il Crocifisso (di S.Leonardo) si trova giacente (fra non molto saranno 2 anni) in un sacello della cattedrale: se fosse stato asportato non sappiamo quale fine avrebbe fatto (ed adesso che fine sta facendo?).
Insomma, ci sarà pure qualcuno a cui fanno capo tutte queste movimentazioni? Tutto tace; intanto i lavori sono interrotti, “per mancanza di soldi”.
E quanti soldi occorrono per portare quei reperti in luogo sicuro proprio nelle fabbriche conventuali? E quanti soldi occorrono per porre una “incerata” su quei reperti e sugli altri, non meno interessanti, che pure ivi giacciono? Silenzio (= omertà)! Non è che… “Negligentia = Ignorantia = de Nepote imperi”?