Stato Quotidiano, 17 novembre 2021.Ci sono due immobili pericolanti presso l’ex distretto militare e in via S. Severo. Con l’ordinanza commissariale di dieri è stata deliberata l’attivazione temporanea del Centro Operativo Comunale (COC) per la gestione dell’emergenza conseguente al pericolo di crollo dell’intero stabile sito in Foggia Via Ten. Col. Attilio Muscio civ. 2 – ex distretto militare- e dell’intero stabile sito in Foggia Via San Severo III Trav., civ. 1.
“Lo scenario di rischio è assimilabile a quello da Catastrofe Naturale da Eventi meteorologici– si legge nella delibera- stante l’ipotesi di crollo imminente determinatasi dal progressivo deterioramento delle strutture edificatorie a causa dell’effetto dell’azione degli agenti atmosferici con riferimento all’immobile identificato come “Ex Distretto Militare” presso il quale trovano alloggio n. 14 nuclei familiari per un totale di n. 44 persone”.
foto Franco Cautillo
Con riferimento all’immobile ubicato in Via San Severo – III Trav. –civ. 1, vi trovano alloggio n. 10 nuclei familiari per un totale di n. 34 persone e 24 nuclei familiari. Sono in tutto 78 persone, di cui 21 minori e alcune persone in precarie condizioni di salute e, pertanto, in condizione di particolare vulnerabilità. Uno scenario per il quale è necessario un piano di emergenza “costituente parte integrante del vigente piano comunale di protezione civile, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 21 del 31/03/2017”.
Il sindaco Landella, a marzo 2021, aveva ordinato lo sgombero dei locali dell’ex distretto e il Tar ha respinto l’impugnazione. Tuttavia l’immobile è, come si evince da quanto sopra scritto, ancora occupa.
“Le ultime valutazioni tecniche evidenziano, in ragione dell’aggravarsi dello stato di pericolo e dell’imminenza dell’evento catastrofico atteso (crollo improvviso degli immobili), “la sopravvenuta, improvvisa e temporanea sproporzione tra le necessità della popolazione interessata e i mezzi di soccorso immediatamente disponibili. Ciò in quanto le ipotesi di alloggiamento temporaneo ad oggi esaminate risultano comportare tempi non esattamente preventivabili, comunque non compatibili con l’urgenza che il caso richiede e che le strutture ricettive presenti sul territorio non hanno, allo stato, a seguito di preliminari interlocuzioni, garantito immediata disponibilità all’accoglienza dell’elevato numero di sfollati”.
Per questo si rende opportuna e necessaria la costituzione del COC con attivazione delle relative funzioni di supporto “al fine di praticare soluzioni che consentano l’immediata rimozione del pericolo per le persone mediante ricoveri temporanei ed emergenziali, considerato che le ipotesi di alloggiamento momentaneo risultano comportare, così come già accennato, tempi non esattamente preventivabili, comunque non compatibili con l’urgenza che il caso richiede”.
Occorre garantire un ricovero immediato agli sfollati per quanto temporanee e
opportuno attivare tutte le risorse dell’Ente, ivi comprese quelle rappresentate dalle Associazioni di Volontariato, al fine di rispondere alle necessità di sicurezza pubblica, incolumità ed assistenza alla popolazione.