Statoquotidiano.it, Foggia, 18 gennaio 2022 – “Tutti i buoni propositi che leggi nazionali e regionali tesi a voler combattere il precariato nella P.A., e nella Sanità in particolare, sembrano aria fritta per molti di quei Lavoratori/trici che in tutto questo periodo pandemico ci hanno messo cuore, anima e salute a difesa e tutela della salute dei Cittadini pugliesi e oggi si trovano espulsi dal quel mondo a cui tanto si sono dedicati”. Così l’esecutivo USB Foggia Cristino Anna Rita – Cosimo Dazzeo, in una nota indirizzata al direttore Amm.vo e al direttore Sanitario ASL Foggia.
“La ASLFG a novembre 2018 emanò un avviso pubblico per infermieri professionali disposti a lavorare nel S.E.U. 118; le domande arrivate furono centinaia e, avendo necessità nell’immediato di questi operatori sanitari, cominciò a contrattualizzare gli infermieri a fine dicembre (nonostante vi siano stati dei ricorsi da parte di alcuni infermieri che si erano visti scavalcare da colleghi con meno titoli e che, una volta accertato la validità del ricorso non hanno potuto accedere alla stabilizzazione perché assunti un mese dopo e certamente per errore della stessa ASL). A dicembre 2021 la ASLFG pubblica una delibera con la quale si avvia il processo di “stabilizzazione” (ai sensi della Legge c.d. Madia) di coloro che avevano raggiunto i 36 mesi di servizio entro il 31 dicembre 2021 (poi prorogato al 31 dicembre 2022). In tutto saranno circa 20 gli infermieri che hanno acquisito quel diritto (alcuni stanno cominciando a firmare il contratto a tempo indeterminato) mentre la stragrande maggioranza rimane non solo fuori da detta stabilizzazione, ma addirittura fuori dal servizio stesso perché non gli viene rinnovato il contatto a tempo determinato in quanto in scadenza”.
“È bene ricordare che si sta parlando di un servizio (quello del 118) che ha serie difficoltà nel reperire personale (medico ed infermieristico) e per chi ci lavora c’è voluto del tempo prima che fosse adeguatamente formato. Per reperire altro personale (se mai lo si trova) si dovrà riprendere un percorso di formazione che, in questo momento storico, non è certo l’ideale sia per i Lavoratori che per i Cittadini. La USB per quanto sopra chiede: -di prorogare i contratti a tempo determinato sino alla data del 31 dicembre 2022; -di attivare da subito la ricognizione degli aventi diritto alla stabilizzazione ai sensi del comma 268 (lettere da a a c ) della Legge di Bilancio 2022”.
“Non si può accettare che siano disperse delle competenze importanti per il Servizio Sanitario Regionale (tra l’altro è una delle motivazioni per cui si stabilizza il personale) né che questi Lavoratori siano stati sfruttati in periodo “nero” per la sanità pubblica e oggi vengono tranquillamente scaricati. Con la presente si chiede un incontro immediato con la Direzione Generale e il Direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia. In attesa si saluta”, conclude l’esecutivo USB Foggia.