E’ quanto riportato sulla pagina facebook di Festival Carpino in Folk.
BIO
Antonio Piccininno, nato a Carpino il 18 febbraio 1916 e scomparso a Rodi Garganico il 9 dicembre 2016, è stato un iconico cantante italiano, devoto interprete dei canti tradizionali carpinesi. La sua lunga vita, trascorsa tra i campi come pastore e contadino, ha plasmato la sua identità artistica, rendendolo uno dei più anziani e autentici cantori della musica tradizionale del Gargano.
Insieme a eminenti figure come Andrea Sacco e Antonio Maccarone, Piccininno ha svolto un ruolo fondamentale nel tramandare la ricca tradizione della musica popolare del Gargano. La sua abilità nel combinare magistralmente le interpretazioni musicali con i racconti della vita contadina ha reso i suoi canti una viva testimonianza delle radici culturali di una comunità.
Particolarmente legato alla tradizione della “chitarra battente”, strumento utilizzato con maestria per i canti d’amore, Antonio Piccininno ha contribuito a preservare e diffondere questo patrimonio culturale unico. La sua voce, carica di autenticità e passione, ha catturato l’essenza della vita quotidiana nel Gargano, rendendo i suoi canti una testimonianza preziosa delle tradizioni locali.
Salvatore Villani ha dedicato un libro a Antonio Piccininno, arricchito da un CD contenente un repertorio dei suoi canti popolari. Quest’opera si configura come un tributo tangibile alla sua eredità artistica, un tentativo di immortalare le melodie che hanno reso Piccininno un’icona della cultura musicale locale.
I riconoscimenti ottenuti da Antonio Piccininno testimoniano il suo impatto significativo nel panorama musicale. Vincitore di prestigiosi premi, tra cui il rinomato premio La Zampogna, uno dei più importanti a livello nazionale per la musica popolare, Piccininno ha dimostrato di essere non solo un custode delle tradizioni, ma anche un innovatore nel suo campo.
La sua fama ha oltrepassato i confini nazionali, lasciando un’impronta indelebile anche all’estero. Il film “Craj” del 2005, diretto da Davide Marengo e incentrato sulla musica tradizionale pugliese, ha visto Antonio Piccininno tra i protagonisti, confermando il suo ruolo di ambasciatore della cultura musicale del Gargano.
Un momento memorabile della sua carriera è stato l’esibizione a Napoli il 13 settembre 2011, in cui ha condiviso il palco con l’orchestra sinfonica e il coro del Teatro San Carlo, sotto la direzione artistica di Eugenio Bennato. Questo evento ha sottolineato il riconoscimento ufficiale della sua grandezza artistica e il suo contributo alla ricchezza culturale del paese.
Antonio Piccininno ci ha lasciato il 9 dicembre 2016, all’età di 100 anni. La sua eredità musicale continua a vivere attraverso le registrazioni, le opere scritte e i cuori di coloro che hanno avuto la fortuna di ascoltarlo. La sua voce rimane un faro luminoso che guida le generazioni future nella scoperta e nell’apprezzamento delle radici musicali del Gargano.