Statoquotidiano.it, Foggia – Potrebbe diventare Lorenzo Lo Muzio il nuovo rettore in Unifg: lo ha annunciato in anteprima il prof Aldo Ligustro ieri, nella prima serata della manifestazione Colloquia, il Festival delle Idee organizzato ormai da quattordici anni dalla Fondazione dei Monti Uniti, che riunisce nel capoluogo dauno i protagonisti del panorama culturale italiano ed internazionale per discutere di argomenti di grande attualità e interesse, e quest’anno ospitato nell’Aula Magna del Dipartimento di Lettere dell’Università di Foggia e dedicato al complottismo.
Ad aprire i battenti del Festival, con l’annuncio dell’ipotesi di risultato delle elezioni della massima carica nell’ateneo foggiano partite in questa settimana e che continueranno nei prossimi giorni, appunto Ligustro.
“Ogni tanto si sentono lamentele sul fatto che a Foggia si dovrebbero organizzare più iniziative culturali. Io penso, semmai, che ci sarebbe la necessità di coordinarsi e ritengo la città di Foggia estremamente dinamica da un punto di vista culturale” le parole del docente di Diritto Internazionale in Unifg che quindi ha presentato il tema “Complotti” del Festival: “Da subito dopo la pandemia si sono diffuse tante teorie complottiste, sul Covid prima ed ora sulla guerra”.
Primo ospite del Festival, Antonio Losito, autore televisivo da 20 anni, che ha lavorato per Rai 1, Rai 2, Canale 5, Italia Uno, La7, Sky e i canali Discovery in diversi format su cui si è espresso: lo show della Gialappa’s, talent show come The Voice, programmi comici fra cui Zelig, Stand up Comedy e i recenti Battute e Una pezza di Lundini (Premio Satira Politica di Forte dei Marmi 2020 e 2021). Losito è anche sceneggiatore di sit-com e docente di scrittura creativa, autore del podcast Tyranny, che per alcune settimane nel 2021 è stato il più ascoltato in Italia, e ieri sera ha presentato il suo libro “Diventa un tiranno”.
L’autore ha dunque condotto il pubblico presente in sala in un interessante viaggio nel cuore delle tirannie ancora oggi presenti in circa un terzo dei paesi nel mondo. Tra contributi video e immagini, dalle parole di Losito è emerso che molti di questi si servirebbero, per affermare il loro potere, tipicamente, di strumenti quali i social, la creatività, e non l’aggressività in primis, e farebbero soldi attraverso il commercio della droga e le rapine digitali degli hacker da loro incaricati.
Curiosità sono state fornite dall’intrigante autore, come lo ha definito Ligustro nella sua presentazione, su come solitamente si organizzerebbero i tiranni oggi per vincere le elezioni: non organizzando un colpo di stato, ma dando, per esempio, i risultati delle elezioni prima che queste si concludano, per indurre così i possibili votanti a rinunciare a recarsi alle urne, e distraendo il popolo attraverso grandi narrazioni sul loro operato.
Perché Losito ha voluto dedicare un intero suo lavoro ad un percorso di conoscenza delle tirannie? “Sono molto attratto dal fatto che spesso tali leader tirannici sono partiti da condizioni piuttosto povere per poi riuscire a catalizzare l’attenzione di tutti i governi occidentali su di loro. E, inoltre, mi piaceva l’idea di provare a modo mio a denunciare il crollo delle democrazie che viene portato in luce nella narrazione di tali storie”.
Fra un po’ questa amministrazione spettacolare metterà anche le strisce blu al centro commerciale..