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Pellico a Pacilli: “chiusura Ostetricia a Manfredonia resta assurda”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
18 Giugno 2014
Manfredonia //

Manfredonia – “PARLARE di notizie che destabilizzano i cittadini, fornite da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato (che, si puntualizza, non trattasi di due associazioni bensì di una sola, Cittadinanzattiva, appunto, che ha al suo interno varie reti, tra cui quella del Tribunale per i diritti del malato. Da non confondere, inoltre, tale associazione con il sindacato CISNAC) è oltraggioso. L’associazione, invece, vuole affermare che notizie fuorvianti sono quelle che provengono proprio da coloro che dovrebbero, per competenza e professionalità, rassicurare la popolazione, ma non fanno altro che creare confusione”.

“Innanzitutto, bisogna affrontare il discorso UTIC. Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato torna ancora a ribadire che il discorso dei posti di UTIC destinati ad essere riconvertiti in “area critica” è da chiarire. Se si parla di Cardiologia con 4 posti destinati al monitoraggio continuo (h24), allora si può definire tale reparto come ‘Cardiologia con area critica’ e, in tal modo, verrebbe facile stabilire un codice per le SDO (che servono a trasmettere i drg alla Regione), che sarebbe il codice 50, quello della semplice cardiologia; ma se si intende parlare ancora di ‘Area Critica Cardiologica’, allora bisogna precisare che non esiste un reparto che abbia tale dicitura, ma trattasi ‘dell’insieme di quelle strutture ad alta intensità assistenziale e di quelle situazioni ad alta criticità del paziente’.

‘Quindi, area critica include il 118 sul territorio, il pronto soccorso avanzato, la terapia intensiva, le camere operatorie, l’emodialisi, la rianimazione e l’area della radiologia. L’area critica è un’area molto ampia perché coinvolge molte strutture e molti sanitari sia a livello del territorio che in ospedale’. Pertanto, per le SDO, in questo caso, non esiste un codice in tutta Italia. Inoltre, è impensabile che un reparto dotato di 16 posti letto non abbia un primario, il quale è indispensabile per programmare e organizzare un reparto che possa funzionare.

Andando avanti nell’analisi dell’articolo del Direttore Sanitario dell’ASL FG, dr Pacilli, bisogna soffermarsi sull’affermazione, da lui fatta, circa il non declassamento dell’ospedale ‘San Camillo De Lellis’. In questo caso, bisogna dargli ragione in quanto, come affermato in un precedente comunicato dell’associazione, non può essere ulteriormente declassato, visto che si parla di ospedale di base. Ma, forse, il dr Pacilli ha dimenticato che il declassamento (da ospedale intermedio a ospedale di base) è avvenuto nel 2013, in concomitanza alla chiusura dell’ostetricia.

A tal proposito, il direttore sanitario parla di chiusura del ‘solo’ reparto di ostetricia. Ma è da chiarire, da parte sua, qual è stato il reale motivo di tale chiusura?! Infatti, nel 2012 tale reparto riportava 370 parti, con forte condizionamento dovuto, da un lato, alla pubblicità negativa della chiusura avvenuta alla fine del 2011 e scarsa informazione sulla riapertura, e, dall’altro lato, alle continue voci di stampa della nuova chiusura preannunciata per la metà del 2012. Quindi, si poteva, tranquillamente, concedere la deroga, così come è stato fatto per altre strutture. Perché non è stata chiesta? Di chi è la responsabilità? Non bisogna sempre dare la colpa ai politici, che non sono dei tecnici in tal senso, ma a chi riveste determinati ruoli dirigenziali all’interno dell’Asl, i quali avrebbero dovuto mettere a conoscenza della situazione i politici.

Se si vuole, pertanto, porre fine a tutte queste polemiche e, finalmente, fare chiarezza sulla situazione dell’ospedale, si chiede un tavolo di lavoro e confronto con l’assessore regionale alla sanità, i sindaci del comprensorio garganico, i consiglieri regionali e le associazioni, in modo tale da discutere democraticamente e in maniera proficua affinchè si abbia, come risultato, un documento condiviso su tutto ciò di cui beneficeranno i lavoratori e i cittadini del Gargano.

(Manfredonia 18 giugno 2014, Comunicato stampa Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato)

8 commenti su "Pellico a Pacilli: “chiusura Ostetricia a Manfredonia resta assurda”"

  1. tante cose non si potrebbero fare e si fanno lo stesso all’interno dell asl foggia, leggi non rispettate e quant’altro. si dice che i politici non hanno colpe, ma è sbagliato se si considera che le dirigenze sono messe li dai politici, con patti fatti a tavolino e non perchè meritevoli, aggiungo che qualche politico, si è fatto campagna elettorale per le elezioni europee, promettendo tantissime cose per l’ospedale di manfredonia, ha fatto solo una cosa in realtà, ha sollevato il braccio destro ed ha appoggiato la mano sinistra sul bicipide a mo di ringraziamento per tutti quelli che hanno votato.

  2. Elena Gentile vi ha rivolto 3290 volte grazie. Questo si merita Manfredonia,solo un grazie.
    Io aggiungerei: Grazie che mi hai votato per chiudere i reparti di maternità,pediatria,U.T.I.C.
    Dove sono finite le 5.000 firme contro la chiusura di questi reparti?Per chi hanno votato?
    Fino a quanto non cambiamo noi,i politici non hanno colpe.

  3. L’unica cosa certa è che a Cerugnola si nasce
    E a Manfredonia si muore
    Grazie Elena Gentile
    Grazie Ognissanti Zingariello LaTorre Scarano Salinari Dambrosio
    Voi si che siete manfredoniani ed amate questa città

  4. Speriamo che alle prossime elezioni ci ricordiamo di tutti quelli che negli ultimi 15 anni hanno tradito il propio territorio, non votandoli. Altrimenti come dice un mio amico, continueremo ad essere pecore anarchiche , beliamo beliamo, ma poi tutti a votare i soliti nomi.

  5. Certo che non si capisce mai da che parte sta la verità e intanto chi paga sono i poveri cittadini che lo prendono sempre nel c….e un po la storia dell’uccello “padulo” una cosa è certa che la Gentile ci ha preso 3080 volte ……avrei preferito fosse stata la Matera almeno ……Scherzi a parte questa del riordino ospedaliero è diventata la storia infinita e travagliata di un ospedale di cui non si sa che fine fargli fare; eppure, nel ridefinire il “piano regionale Ospedaliero” i nostri politici, locali e non, avrebbero dovuto tenere da conto dei tanti fattori che giocano a favore , non del ridimensionamento dell’ospedale di Manfredonia, ma del suo ampliamento ad unità di livello superiore. La posizione ed il bacino d’utenza che ne potrebbe fruire, rendono la struttura ospedaliera del San Camillo De Lellis sicuramente strategica per il buon funzionamento, nel territorio della nostra regione PUGLIA, della sanità “PUBBLICA”.Credo che la Pellico stia dicendo la verità e ci stia dicendo di vigilare attentamente altrimenti, prima o poi, saremo costretti ad andare a Cerignola.Ai politici locali vorrei rivolgere un appello affinché, almeno in alcuni casi, lascino da parte i colori delle bandiere e lavorino uniti per raggiungere gli scopi ed i risultati che rendano la vita dei nostri concittadini un tantino migliore.

  6. Per tutti quelli che hanno commentato, ricordatevi che il gruppetto è tipico di queste manovre …e come si dice: addi ca tengn l’ucchie, tengn i men (ovvero, dove hanno gli occhi, li hanno le mani… pare, per il gruppo, che sia tutta roba loro, cosi dicono gli stessi, non si rendono conto che i cittadini all’epoca, li hanno votati per far amministrare manfredonia nel migliore dei modi e non per vendersela, come se fosse loro. esempio …

  7. Si vabbe
    Ma io dico come puoi tu giovanotto a volerti candidare a sindaco quando hai votato la Elena che è sempre stata contro Manfredonia?
    Come puoi tu consigliere regionale ricandidarti alla regione avendo fatto votare la Elena?
    E ne siete pure fieri
    Con tanto di festa, baci e abbracci e prime ricompense da commissari
    Bravi bravi

  8. Ancora ora vi ricordate di Elena Gentile? Quando ci siamo fatti togliere l’ASL e la hanno portata a Cerignola dove eravate?). All’epoca stavate con le bandiere in piazza a favore di Vendola e Compagni. Sapete solo fare scena ed ora avercela con chi già da prima ci ha fottuto tutto ed ora la sola vostra paura è che il vostro compagno non uscirà più… (tanto voi siete coloro che campano sugli operai e di loro non ve ne freca proprio un bel niente-carta canta e parole che volano). Abbiamo permesso di trasformare l’ex mercato ittico …..e noi siamo contenti. Vergognatevi, che tanto scrivete solo, però la birra ce l’avete sempre senza lavorare e siete autorizzati,

    Rispondo a Lella: come puoi tu scrivere quelle cose giustissime, tra l’altro, quando avete sempre sostenuto in passato Elena? Fate i seri,se siete capaci,anche se ho i miei forti dubbi e pensate a chi non può mettere il piatto a tavola invece di pensare solo a voi stessi. Io vorrei solo vedere quando il Manfredoniano sarà capace di mandare a casa tutta .. che ci cresciamo da decenni e poi si parla di Elena Gentile quando finora che vi mungeva la portavate come santino ed ora? Vedete la Casa di Riposo , come l’avete ridotta ed ora stanno subendo anche i poveri anziani(O.S.S. NON PAGATI, personale superfluo….. ecc.) e tante e tante altre strutture e sapete solo dire Elena Gentile che finora l’avete votata, .. poveri cittadini onesti che paghiamo le tasse. Vergognateviiiiii e tacete almeno.

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