Roma – PER il Codacons gli impegni assunti da Trenitalia con l’Antitrust in base ai quali, a partire da marzo 2015, l’azienda rimborserà gli utenti per ritardi dei treni superiori ai 30 minuti, nascondono alcune criticità a danno degli utenti che devono essere corrette dall’Autorità per la concorrenza.
“Contestiamo apertamente la decisione di offrire l’indennizzo pari al 25% del prezzo del biglietto non in denaro ma sottoforma di sconto su viaggi successivi, poiché tale misura vincola gli utenti a scegliere Trenitalia per gli spostamenti in treno, con evidente danno per la concorrenza – spiega il presidente Carlo Rienzi – In presenza di un diritto acquisito dai viaggiatori, ossia quello al rimborso in caso di ritardo, non appare corretto limitarne i benefici imponendo la scelta di sconti sull’acquisto di biglietti futuri. L’indennizzo, quindi, deve essere corrisposto in denaro”.
Altra nota dolente per il Codacons è l’esclusione dei pendolari dalla possibilità di ottenere rimborsi in caso di ritardo, qualora il provvedimento sia limitato ai soli treni di media e lunga percorrenza. “Da tempo chiedevamo di rivedere il settore degli indennizzi in caso di ritardo ferroviario affinché venissero estese le tutele a favore degli utenti – prosegue Rienzi – Per tale motivo, pur accogliendo con favore la riduzione della soglia ai 30 minuti, chiediamo all’Antitrust di intervenire per eliminare ogni criticità a danno dei viaggiatori e della concorrenza”.
Redazione Stato
FERROVIE: CODACONS DENUNCIA TRENITALIA PER PUBBLICITÀ INGANNEGOLE
PROMETTE 78 COLLEGAMENTI AL GIORNO TRA ROMA E MILANO, MA SUL SITO DELLA SOCIETA’ FIGURANO AL MASSIMO 47 TRENI
Il Codacons presenta un esposto all’Antitrust all’Antitrust chiedendo all’autorità di aprire un procedimento per pubblicità ingannevole nei confronti di Trenitalia.
In questi giorni su cartelloni pubblicitari e mass media compare la campagna pubblicitaria dei Frecciarossa di Trenitalia, con la quale l’azienda ferroviaria pubblicizza in pompa magna 78 collegamenti al giorno tra Roma e Milano – spiega l’associazione – Tuttavia sul sito http://www.trenitalia.it i numeri sembrano essere ben diversi da quelli reclamizzati. Un utente che decida di andare da Roma a Milano scegiendo un giorno infrasettimanale (ad esempio il 15 dicembre) troverà sul sito di Trenitalia solo 40 Frecciarossa che collegano le stazioni della capitale a Milano. Nel caso in cui per l’utente sia indifferente la tipologia di treno e intenda vagliare anche intercity e altri convogli, il numero dei collegamenti sale a 47. Numeri ben inferiori ai 78 treni al giorno indicati nella pubblicità dei Frecciarossa.
“Chi legge la pubblicità di Trenitalia rischia di essere indotto in errore, poiché dal messaggio si potrebbe evincere che ogni giorno operino 78 Frecciarossa in partenza da Roma per Milano – spiega il presidente Carlo Rienzi – per tale motivo chiediamo All’Antitrust di verificare l’eventuale ingannevolezza della campagna pubblicitaria della società e sanzionare pesantemente l’azienda qualora siano accertate violazioni a danno dei diritti degli utenti” – conclude Rienzi.