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CARCERE “Padre Nostro” e “Angeli e Demoni”, la musica incisa nel carcere di Foggia diventa simbolo di rinascita

Grande successo per il concerto organizzato nei giorni scorsi nel carcere di Foggia

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
18 Dicembre 2024
Cronaca // Foggia //

“Padre Nostro” e “Angeli e Demoni”, la musica incisa nel carcere di Foggia diventa simbolo di rinascita

Un momento di grande emozione e partecipazione ha caratterizzato il concerto conclusivo del progetto “Cantare in Libertà”, che si è tenuto il 16 dicembre scorso presso la Casa Circondariale di Foggia. L’evento ha celebrato il percorso musicale intrapreso dalle persone detenute, protagoniste di un progetto di grande valore sociale e umano.

“Cantare in Libertà” è un’iniziativa nata dalla sinergia tra la Chiesa Valdese di Foggia, l’UEPE (Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna), il CSV Foggia e il cantante e formatore Valerio Zelli, frontman della storica band ORO. Il progetto vanta il patrocinio della Provincia di Foggia – Consulta Provinciale per la Legalità e il sostegno della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia.

Il concerto del 16 dicembre ha visto la partecipazione straordinaria degli ORO, che si sono esibiti in alcuni brani, alternandosi con i detenuti corsisti, protagonisti sul palco con l’interpretazione di alcune cover. L’evento non ha rappresentato solo la conclusione di un percorso formativo, ma anche un momento di condivisione e speranza per un futuro più inclusivo. A suggello dell’attività progettuale, è tuttora in corso la registrazione discografica di “Padre nostro” (brano degli ORO) e dell’inedito “Angeli e demoni”, nella sala appositamente allestita nel carcere, grazie al sostegno del CSV Foggia e della Fondazione dei Monti Uniti di Foggia. La registrazione è il frutto della collaborazione tra Valerio Zelli e i corsisti ristretti, un risultato straordinario che testimonia il valore del percorso intrapreso e la forza della partecipazione attiva dei detenuti nel processo creativo.

L’etichetta MRI (Music Records Italy) si è impegnata, insieme con la Maqueta Records, a devolvere un terzo degli eventuali guadagni derivanti dall’opera a un ente del Terzo Settore individuato dal CSV Foggia, con l’obiettivo di sostenere i detenuti in condizioni di indigenza.

Il progetto è stato reso possibile grazie alla preziosa collaborazione della direttrice della Casa Circondariale di Foggia, Giulia Magliulo, del vicedirettore Michele De Nichilo, del Commissario Claudio Ronci, della capoarea educativa Maria Giovanna Valentini, e di tutto il gruppo degli educatori, nonché della capoarea contabile, Luisa Rubino. L’allestimento della sala di registrazione, all’interno dell’istituto penitenziario, è stato realizzato con il contributo degli stessi detenuti, guidati dall’architetto della Casa Circondariale, Francesco Mercaldo.

“L’incisione dei brani e il concerto – ha dichiarato il presidente del CSV Foggia, Pasquale Marchese – rappresentano un’importante occasione di partecipazione. La possibilità che il progetto possa contribuire al sostentamento dei detenuti in difficoltà economica sottolinea la solidarietà come valore fondamentale per la comunità”.

“Crediamo fermamente – ha sottolineato Annalisa Graziano, responsabile della comunicazione e della promozione del volontariato penitenziario del CSV Foggia – nel potere trasformativo della cultura e della musica. Questo progetto, concreta applicazione dei principi di inclusione e rieducazione, dimostra come il canto e la creatività possano favorire un riscatto personale e sociale, in linea con quanto previsto dalla nostra Costituzione. La partecipazione attiva dei detenuti, che si esprimono attraverso la musica, rappresenta un segno tangibile di un percorso di crescita che supera il contesto carcerario, mirando a un reinserimento positivo nella comunità”.

Il CSV Foggia rinnova il proprio impegno a supportare iniziative che coniugano volontariato, cultura e giustizia riparativa, contribuendo alla promozione di percorsi di inclusione e riscatto sociale.

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Nel mondo nulla di grande è stato fatto senza passione. (Georg Wilhelm Friedrich Hegel)

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