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MAREGGIATE IPPOCAMPO, INTERROGAZIONE DI DE LEONARDIS – Con un’interrogazione urgente all’assessore al Demanio marittimo, Guglielmo Minervini, e all’assessore alle Opere pubbliche, Fabiano Amati, il consigliere regionale Giannicola De Leonardis (UDC) è intervenuta sulla vicenda dell’alluvione del villaggio turistico Ippocampo, nel comune di Manfredonia. “Già da un anno i proprietari delle villette subiscono ingenti danni economici per le continue inondazioni dell’acqua marina dovute al cedimento delle barriere e delle dune di sabbia messe a protezione dell’abitato – ha affermato il consigliere – Dallo scorso dicembre perdura una situazione di allagamento del viale Azzurro dove insistono una quarantina di abitazioni e un albergo. Una condizione divenuta pericolosa anche dal punto di vista igienico sanitario. L’impianto fognario di Ippocampo è bloccato; infatti le pompe del depuratore non sono in funzione e la rete è invasa dalle acque marine, impedendo il flusso dei liquami verso l’impianto di depurazione”. “Gli scarichi della fogna finiscono così per strada e quindi nelle abitazioni – evidenzia De Leonardis – I proprietari sono nello sconforto, al limite della sopportazione, temendo danni strutturali alle case oltre a quelli già subiti dai giardini, dai mobili, dai suppellettili e dagli impianti. La Regione Puglia ha il dovere di tutelare i cittadini garantendo il diritto alla proprietà sancito dalla Costituzione”. “E’ necessario risolvere un problema divenuto ormai annoso – ha concluso nella sua interrogazione De Leonardis – a difesa di un territorio importante dal punto di vista naturalistico, turistico e agricolo”.
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GLI INTERVENTI DEL COMUNE – Il Comune di Manfredonia ha provveduto ad attivare delle autopompe nell’area per prelevare l’acqua dall’area invasa per scaricarla nell’attiguo canale Peluso. “Una operazione d’emergenza – ha detto il geometra Matteo Rucher dell’Ufficio tecnico comunale – che si protrarrà per diversi giorni data l’ampiezza dell’area interessata e sempre che non piova e non sopraggiungano altre mareggiate”. L’area invasa dalle acque marine è quella immediatamente contigua alla linea di spiaggia. “Sono circa quattro ettari – spiega Rucher – di terreno incolto ai cui margini sorgono una ventina di ville che data anche la loro posizione a raso di un terreno naturalmente depresso, sono esposte al rischio inondazione”. A rimanere invaso dalle acque tanto di quelle provenienti dal mare quanto di quelle defluite dal retroterra, è dunque un’area pressoché esterna al grosso del villaggio che è pertanto indenne dal fenomeno, nella quale col tempo si è creata una depressione che si riempie di acqua ad ogni precipitazione violenta di pioggia o di assalto delle onde marine. Una circostanza che a quanto pare non è stata sufficientemente tenuta presente al momento della costruzione delle ville in quella località, come informa il Comune. La zona colpita dalle mareggiate è stata visitata, accompagnato dal dirigente dell’Ufficio tecnico comunale ingegner Giovanni Spagnuolo, dal professor Ferruccio Piccinni del Politecnico di Bari al quale l’amministrazione comunale intende affidare lo studio dell’intera problematica di quello specifico tratto di costa del golfo di Manfredonia, particolarmente soggetto all’effetto devastante della erosione marina. Un fenomeno naturale contro il quale nulla hanno potuto gli interventi messi in atto dal Comune di Manfredonia (costruzione di alcuni pennelli trasversali) cui si aggiungerebbero anche le conseguenze negativi della pesca delle vongole da parte delle vongolare che con i soffioni smuovono il fondo sabbioso del mare. La spiaggia che ornava quel tratto di costa sarebbe dunque destinata a sparire, come già sono state “demolite” le dune di protezione nell’area. Lo studio affidato al Politecnico di Bari dovrà individuare le cause dell’erosione e quindi gli interventi più idonei da intraprendere per la realizzazione dei quali la Regione Puglia è pronta ad assicurare i necessari finanziamenti. Il consigliere regionale Angelo Riccardi ha infatti incontrato tanto l’assessore all’ambiente Onofrio Introna, quanto l’assessore alle opere pubbliche Fabiano Amati i quali si sono detti pronti a mettere a disposizione i fondi occorrenti a fronte di un piano di risanamento della costa e dell’area attigua.
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RUCHER: GIA’ SPESI DAL COMUNE 200 MILA EURO, ATTENDIAMO FONDI DALLA REGIONE – “In un recente passato – annota Matteo Rucher, delll’Ufficio tecnico comunale – la civica amministrazione ha speso oltre 400 milioni di vecchie lire per interventi di contrasto alle mareggiate: oltre a ricostituire le dune di sabbia, furono posizionati gabbioni di sassi a supporto della scogliera”. Interventi che non sono valsi a scongiurare i pericoli. “E’ dal 2005 – rivela Rucher – che il Comune chiede fondi alla Regione Puglia per intervenire, ma non abbiamo mai avuto neanche una risposta”. MARASCO: NECESSARIE LE DUNE – “Il problema alla base delle forti mareggiate nel villaggio Ippocampo – disse a Stato A.Marasco dalla Prefettura di Foggia, in qualità di delegato provinciale della Protezione Civile – è stato originato principalmente dall’assenza di dune (collina di sabbia ndR) nell’area”. Se una parte dell’area del villaggio Ippocampo sarebbe stata colpita proprio per l’assenza degli argini suddetti, in altri tratti, dove invece la presenza delle dune limiterebbe l’impeto delle acque marine, la zona sarebbe stata rimasta protetta dalle forti mareggiate dei giorni passati. “Penso a Margherita di Savoia – dice ancora Marasco – o in altri tratti compresi tra Zapponeta e la città delle Saline, dove la presenza delle dune ha evitato le conseguenze derivante dalle mareggiate verificatesi nel villaggio Ippocampo (che rappresenta quindi un unicum, in negativo, fra gli altri villaggi turistici dell’area ndR)”. “Il problema va avanti almeno dal dicembre 2008 – dice ancora Marasco – abbiamo già inoltrato una lettera, per conoscenza, al sindaco di Manfredonia Campo, per la tutela dell’area da un punto di vista igienico-sanitario”. Per le spese sostenute dal Comune di Manfredonia: “onestamente non sono a conoscenza di quale siano reali le somme spese dall’amministrazione sipontina – dice Marasco – alla quale spetta la gestione dell’area da un punto di vista della tutela della incolumità fisica- continua il delegato provinciale alla Protezione civile – le somme sono state erogate dalla Regione a seguito del problema verificatosi nel dicembre del 2008. Credo che al Comune di Manfredonia stiano ancora aspettando il termine del procedimento iter burocratico”.