Manfredonia. 19 marzo, Festa del papà…come festeggia un papà separato? Michele Caputo, padre separato di Manfredonia, vive alle prese con i problemi legati alla sua separazione come tanti altri ma ha deciso di affrontare la difficile questione in maniera attiva: ha infatti fondato un’associazione ONLUS, di cui è presidente, dal nome ‘19 marzo’, che si occupa di genitori separati o divorziati dando loro informazioni su quelli che sono i loro diritti e su come agire nel caso in cui vengano privati ingiustamente di questi diritti.
L’impegno di questo papà va oltre in quanto è riuscito, grazie alla sua tenacia e all’amore verso i suoi figli, e dopo anni di lotta contro la burocrazia ed il pregiudizio a far approvare a Manfredonia il registro della bigenitorialità ed è proprio lui a spiegare a Statoquotidiano l’evoluzione dei suoi progetti nell’ambito dei diritti di genitori separati/divorziati.
-Michele cos’è il registro di bigenitorialità e come procede il suo utilizzo qui a Manfredonia?
Quando il registro di bigenitorialità sarà funzionale tutti gli enti pubblici che tratteranno i dati di minori figli di genitori separati o divorziati in regime di affido condiviso saranno obbligati per legge a comunicare con entrambi i genitori in merito ai figli precedentemente iscritti nel registro. Le scuole, le aziende sanitarie, l’anagrafe etc… dovranno rispettare il diritto del minore ad essere seguito nell’educazione e nella crescita da entrambi i genitori.
A dire la verità non è ancora possibile utilizzare il registro: infatti dopo la sua approvazione (avvenuta nel dicembre 2017), il Comune aveva 60 giorni a disposizione per renderlo utilizzabile e ad oggi questo non è ancora avvenuto; mi sono quindi rivolto all’anagrafe per chiedere spiegazioni e mi è stato detto che era ancora tutto fermo a causa delle votazioni.
A chi si rivolge alla nostra associazione non posso dare le informazioni che a loro servono proprio perché il Comune è in ritardo di un mese su quelli che sono i suoi impegni, di solito il tempo necessario affinché il registro di bigenitorialità venga attivato è di 15 giorni come è avvenuto in altri paesi.
-Qual è l’impegno della tua ONLUS?
L’associazione ‘19 marzo’ ha lo scopo di aiutare i genitori alienati ingiustamente, dopo aver sentito il parere dei legali, tutelando i diritti dei figli; abbiamo avvocati che prestano la loro opera, doniamo indumenti ai genitori che si trovano in stato di bisogno e ci stiamo attrezzando per il banco alimentare.
Inoltre stiamo creando delle convenzioni con medici dentisti, oculisti, bar, strutture ricettive affinché tutti gli associati alla ONLUS possano ricevere speciali scontistiche in cambio di pubblicità alle attività dei professionisti nostri partner.
-Che significato ha questa giornata di ‘festa del papà’ per te?
Io con i miei figli ho sempre avuto un ottimo rapporto, sono sempre felice di passare del tempo con loro anche se non è mai abbastanza; ricevere la letterina fatta a scuola per la festa del papà è sempre una bella soddisfazione ma nella condizione di genitore separato ogni giorno dedicato ai propri figli è speciale soprattutto quando sono loro stessi a ringraziarti per quello che tu fai per aiutarli sacrificando le tue esigenze.
Anche se piccoli i miei figli riconoscono ciò che sto facendo per loro, per la loro felicità ed è questa la più grande motivazione per lottare e andare avanti in questa battaglia; il pregiudizio della gente e delle istituzioni nei confronti di un genitore in difficoltà è duro da combattere soprattutto in un piccolo paese come Manfredonia…servirebbe invece mettersi nei panni dell’altro e offrire aiuto per quello che si può.
-Di cosa, secondo te, hanno bisogno i figli di genitori separati o divorziati?
I figli hanno bisogno di essere compresi nelle loro esigenze e di essere rispettati nella loro personalità, ancor di più se si trovano a vivere situazioni dolorose come può essere una separazione o un divorzio: molto spesso, sbagliando, si crede che perché in tenera età i bambini non si rendano conto di quello che accade e che possano ‘abituarsi’ a tutto ma così non è, hanno infatti bisogno di maggiore attenzione affinché non assorbano tutto ciò che di negativo sta capitando loro, vanno presi per mano ed accompagnati verso il giusto percorso.
I figli non scelgono i loro genitori e qualsiasi cosa succeda continueranno ad amarli e nel peggiore dei casi si renderanno protagonisti di azioni estreme una volta cresciuti.
In conclusione quello che chiedo è che ci sia maggior rispetto non tanto per i genitori ma per i figli ed è per questo che lotto.
Libera Maria Ciociola
Manfredonia, 19 marzo 2018
Bravo Miky
Ricordati che noi ci dobbiamo fare sempre la spaghettata
Ahahahah
Non è discriminazione la mia….padre separato! Ma non tuteliamo sempre e solo le donne…..un Dio creò anche l’uomo! E non voglio che si parli solo di violenza pensando agli uomini….neanche le donne sono esenti a gesti aberranti. Con ciò sottolineo che il dialogo porta sempre al positivo.