StatoQuotidiano.it, 19 maggio 2022. “Omnia Nostra”: fissata per il 13 giugno 2022, nell’aula bunker del Palazzo di Giustizia di Bitonto, l’udienza per incidente probatorio all’ascolto di Antonio La Selva, nato a Manfredonia il 09.06.1982, con tutti i coimputati interessati all’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal Gip di Bari, ed eseguita il 07 dicembre 2021 dai Carabinieri del R.O.S, col supporto in fase esecutiva dei Comandi Provinciali Carabinieri territorialmente competenti e dello Squadrone Carabinieri Eliportato Cacciatori “Puglia”.
La fissazione dell’udienza segue la richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari – D.D.A.
In totale si fa riferimento a 44 indagati e 20 parte offese.
L’OPERAZIONE “OMNIA NOSTRA”
Come noto, l’operazione Omnia Nostra ha portato complessivamente all’arresto di 32 persone, 26 in carcere e 6 agli arresti domiciliari, su complessivi 48 indagati, accusate a vario titolo per associazione mafiosa aggravata dalla disponibilità di armi, traffico di stupefacenti, tentato omicidio, porto abusivo e detenzione di armi, intestazione fittizia, autoriciclaggio, favoreggiamento personale, estorsioni, truffe aggravate, furto aggravato e ricettazione, aggravati dal metodo mafioso e compiuti al fine di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa operante nel comprensorio garganico di Manfredonia, Mattinata, Monte Sant’Angelo (fraz. Macchia) e Vieste.
“Il controllo del territorio dal punto di vista economico e militare”: è una delle finalità di parte delle persone coinvolte nell’operazione “Omnia Nostra”.
“Il controllo del territorio dal punto di vista economico e militare”
“Avente la finalità di controllare il territorio dal punto di vista economico e anche dal punto di vista militare, mediante un sistematico ricorso alla violenza e alla intimidazione“. “Il controllo del territorio dal punto di vista economico e militare“: questa infatti – secondo l’accusa – è stata una delle finalità di parte delle persone coinvolte nella citata operazione.
LA RICHIESTA DI INCIDENTE PROBATORIO DELLA PROCURA DI BARI
La richiesta di incidente probatorio della Procura di Bari, ora accolta, segue l’interrogatorio dell’indagato Antonio La Selva, avvenuto lo scorso 16 febbraio 2022, negli uffici della Procura, alla presenza del Pm dr. Ettore Cardinali, sostituto procuratore del Tribunale di Bari, collaborato ai fini investigativi per la redazione dell’atto dagli ufficiali di PG. Colonnello Alessandro Mucci, Comandante del R.O.S. Carabinieri di Bari, dal Capitano Gaetano Roberto Mitola, dal Luogotenente Michele Impagnatiello e dal Maresciallo Maggiore Francesco Ciccarese, effettivi al Nucleo Anticrimine del R.O.S. Carabinieri di Foggia.
Da raccolta dati, nel corso del suddetto interrogatorio, La Selva avrebbe deciso di collaborare con la giustizia ritenendosi una persona onesta, un lavoratore, e di essere stato ipoteticamente minacciato e sottomesso da alcune delle stesse persone coinvolte nell’operazione Omnia Nostra.
Secondo l’indagato, alcuni dei coimputati lo avrebbero costretto, nel passato, a pagare dei soldi ogni mese, e ogni anno, oltre a prelevare gratuitamente del pescato. Con prodotti ittici fino a 7/8mila euro da regalare ad alcuni degli stessi indagati dell’operazione.
LE MOTIVAZIONI DELLA RICHIESTA, LA SUSSISTENZA O MENO DEL CLAN
La Procura di Bari ha ritenuto la necessità pertanto di procedere con incidente probatorio all’esame della persona sottoposta ad indagini (il citato Antonio La Selva), per riferire sui fatti e le circostanze di cui ai capi d’imputazione del procedimento penale in oggetto, sulla base delle informazioni note allo stesso La Selva e, nello specifico, sulla sussistenza del clan denominato Romito/Ricucci/Lombardi, sugli appartenenti al gruppo, sui metodi utilizzati dai sodali, sull’ingerenza dello stesso ipotetico clan nella gestione monopolistica del mercato ittico (compreso il settore del polistirolo), sui soggetti che spacciavano a Manfredonia, come riferito nell’interrogatorio dell’uomo lo scorso 16 febbraio 2022.
A cura di Giuseppe de Filippo, g.defilippo@statoquotidiano.it