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‘Nuovo’ tetto di spesa per clinica San Michele, Riccardi: Regione approvi

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
19 Giugno 2014
Manfredonia //

Manfredonia – “UN parere celere e positivo”, circa la proposta sottoposta alla Regione Puglia “a tutela della situazione occupazionale del territorio di Manfredonia, dell’indotto che l’azienda produce e dei fabbisogni assistenziali della cittadinanza”. E’ quanto auspicato dal sindaco Angelo Riccardi nel corso di un incontro – svoltosi martedì 17 giugno scorso, in Comune – con i rappresentanti della funzione pubblica della CGIL di Foggia, guidati da Pietro Frattaruolo, insieme al Presidente della struttura sanitaria “San Michele”, Potito Salatto, “al fine di discutere le difficoltà che l’azienda e i suoi lavoratori manifestano a causa dell’annosa problematica relativa ai rapporti contrattuali che legano la casa di cura all’ASL di Foggia”.

Come rende noto l’ufficio stampa del Comune di Manfredonia, “il confronto ha preso le mosse a partire dalla deliberazione n.688 del 9 giugno 2014 del Direttore Generale dell’ASL di Foggia, Attilio Manfrini, che, ridefinendo le disponibilità finanziarie, ha chiesto parere preventivo all’Assessorato alle Politiche della Salute della Regione Puglia, per un incremento del Fondo Unico per l’acquisto delle prestazioni di ospedalità privata per acuti”. “In particolare, la somma individuata come ipotesi per il tetto di spesa per l’anno 2014, da assegnare alla casa di cura ‘San Michele’, viene stimata in 2.650.000 euro”.

“I tetti di spesa assegnati precedentemente alla casa di cura in questione sono stati assolutamente insufficienti a garantire la sostenibilità economica delle attività, come più volte denunciato dall’imprenditore. Una tale difficoltà economica ha coinvolto inevitabilmente le maestranze, che chiedono maggiori certezze per il proprio futuro, legato a quello della struttura, oltre che una stabilità finanziaria che permetta di programmare in maniera costante l’erogazione degli stipendi”. E’ quanto reso noto in un comunicato stampa del Comune di Manfredonia.

Da qui, nel corso dell’incontro “è emerso che il nuovo tetto di spesa individuato dall’ASL di Foggia potrebbe scongiurare nell’immediato, per gli anni 2013 e 2014, un’inevitabile crisi occupazionale, poiché attenuerebbe notevolmente lo stato di crisi finanziaria della casa di cura ‘San Michele’, dando così maggiore serenità ai dipendenti”.

Redazione Stato@riproduzioneriservata

2 commenti su "‘Nuovo’ tetto di spesa per clinica San Michele, Riccardi: Regione approvi"

  1. Caro Sindaco Riccardi vorrei precisare che l’aumento dei tetti di spesa approvati dall’Asl FG contestualmente ad altre strutture sanitarie, sono state erogate non certo per il suo intervento. vorrei precisare anzi meglio ricordare del suo disinteressamento alla problematica della casa di cura san michele. gli impegni presi verbalmente tra le istituzioni del nostro territorio erano quelle di stabilizzare il personale in altre strutture. nello specifico voglio ricordarle un incontro che ci fu nel palazzo dei celestini in presenza di alcuni dipendenti della casa di cura dove disse che i programmi erano cambiati . a distanza di tempo posso affermare che lei non si è mai interessato della problematica dei lavoratori della suddetta casa di cura, ma semplicemente si è limitato ad impegnarsi solo per un dipendente. a conferma di tutto ciò riportato cito alcuni anomalie, dal mio punto di vista.
    1) reg. Ord. 18 sospensione di diagnostica presso la casa di cura dovuta alla carenza di personale dipendente a firma del sindaco angelo Riccardi in data 12/07/2012
    2) a seguito di un interessamento del nucleo ispettivo regionale con oggetto: diffida ad adempiere ai sensi dell’art.15,co.6 della L.R. 8/2004 nota del servizio APS, prot.n.A00-081/978/APS1 del 07/03/2013.per mancanza di requisiti organizzativi. Potrei elencarle altre ma mi limito ad altri due punti.
    la suddetta casa di cura nel 2009 esternalizzò il servizio cucina dove risultava interessato in prima persona per la risoluzione del problema. risultato personale a casa (licenziati).
    inoltre la casa di cura pur essendo senza autorizzazione continuava la sua attività sanitaria grazie ad una autorizzazione rilasciata da un ex sindaco del Pd citato dalla stessa delibera regionale 1415/10. autorizzazione sanitaria n°23 del 12/04/2006.Con questo concludo che i tempi sono cambiati, le persone non credono più alle favole. Un sincero in BOCCA AL LUPO per le primarie di ottobre.

  2. angeloooo !!!! potresti dare una risposta dettagliata???
    ma cosa vuoi rispondere ….vai a casa!!!

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