Dichiarazioni spontanee. ‘Orripilante il giudizio del pm su mia moglie’ “Non è la prima volta che vengo processato e per il momento sono felice di essere sempre stato archiviato o assolto. Ma per questa indagine ho perso la libertà personale e sono diventato agli occhi di tutta Italia un pericoloso criminale. Per gli esperti di diritto questa è una cosa normale che capita a chi viene arrestato. Ma per uno come me, che è assolutamente certo di non aver compiuto nessun reato, essere oggetto di un accanimento è molto difficile da accettare”.
Così Tiziano Renzi, il padre del leader di Italia Viva, Matteo, ai giudici nel processo per bancarotta fraudolenta e fatturazioni false nel fallimento delle cooperative di volantinaggio e servizi pubblicitari Marmodiv, Delivery Service, Europe Service, collegate alla Eventi 6 srl, la società dei Renzi.
Tiziano ha fatto “dichiarazioni spontanee” per quindici minuti al palazzo di giustizia di Firenze. E anche la moglie Laura Bovoli ha seguito il suo esempio con altre affermazioni.
Il pm Luca Turco non ha replicato e il presidente Fabio Frangini ha aggiornato l’udienza al 24 luglio, giorno della sentenza. Oltre ai genitori di Renzi, sono imputate altre 13 persone, membri dei cda delle coop e imprenditori.
Per i genitori di Matteo Renzi sono le ultime dichiarazioni al processo. Una difesa diretta e accorata, quasi una richiesta di clemenza. Tiziano Renzi ha difeso sé e la moglie. “Abbiamo sempre fatto di tutto per aiutare le aziende che lavoravano per noi e vorremmo essere giudicati sulla base del diritto penale e non dell’ideologia – ha detto -. Non abbiamo sfruttato nessuno dei nostri lavoratori e non abbiamo sfruttato neanche nostro figlio perché prima che lui diventasse famoso guadagnavamo di più”. E ha ribadito, “non abbiamo fatto false fatturazioni”.
Lo riporta Ansa.