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L’INTERVISTA Orta Nova, Angelo Caccavone: “Presto nuovo personale negli uffici comunali”

A circa un anno dall’inizio del commissariamento, il punto della situazione sullo stato attuale degli uffici comunali, dei vari servizi pubblici

AUTORE:
Daniela Iannuzzi
PUBBLICATO IL:
19 Luglio 2024
5 Reali Siti // Cerignola //

Statoquotidiano.it, 19 luglio 2024 – Orta Nova. Gli aggiornamenti sullo stato del Comune di Orta Nova nell’intervista della nostra testata ad Angelo Caccavone, membro della commissione nominata con provvedimento del Presidente della Repubblica a seguito dello scioglimento per infiltrazioni mafiose.

Ad un anno circa dall’inizio ufficiale del commissariamento del comune capofila dei Cinque Reali Siti, affidato al viceprefetto a riposo Maria Rita Iaculli, il viceprefetto Angelo Caccavone e il dirigente di II fascia – Area 1 Francesco Fasano, il punto della situazione sullo stato attuale degli uffici comunali, dei vari servizi pubblici, tra cui quello di raccolta e smaltimento dei rifiuti, della rete di collaborazioni intessuta con parrocchie, professionisti e cittadini del territorio al fine di sortire una crescita generale della comunità in senso civico.

Dottor Caccavone, l’operato della commissione di cui lei fa parte ha compiuto diversi passi e interventi dal luglio 2023 quando avveniva il vostro insediamento nel comune di Orta Nova.
Quali gli sviluppi da rilevare oggi?

“Il nostro primo angolo visuale è stato quello degli uffici comunali. È stato quella la prima realtà che abbiamo toccato con mano.
Durante questo primo anno, dunque, il lavoro mio e dei miei colleghi commissari è andato a incidere profondamente sull’assetto di tali uffici la cui organizzazione è fondamentale per poi operare sul territorio, per garantire i vari servizi che attendono i cittadini, i vari professionisti, le diverse categorie presenti sul territorio.
Rispetto all’inizio, quando l’arrivo della commissione era stato percepito come un momento di rottura, devo dire che a distanza di un anno gli uffici sono ora allineati con un certo modo di lavorare, con certe direttive improntate all’assoluto rispetto delle procedure e delle norme di legge, della trasparenza, dei controlli antimafia che per legge, in un Comune sciolto per infiltrazioni mafiose, sono da svolgere obbligatoriamente rispetto a ogni singolo provvedimento e ogni singolo affidamento rivolto a terzi.
Da questo punto di vista, è stata posta in essere una grande attenzione da parte della Commissione tutta e la risposta di tutta la tecnostruttura comunale è molto positiva”.

Avete incontrato difficoltà particolari?
“Le difficoltà sono oggettive.
Soprattutto i due uffici tecnici scontano la carenza di funzionari dedicati in numero adeguato.
I responsabili posti a capo di essi, di volta in volta avvicendatisi in questo ultimo anno, stanno dando comunque una risposta straordinaria, al pari dei loro seppur pochi collaboratori che con dedizione e spirito di servizio svolgono le loro attività.
A tal proposito, abbiamo in cantiere una programmazione mirata al potenziamento degli uffici tecnici in questione, con la possibilità di assumere nuove figure tecniche e amministrative che possano svolgere le istruttorie sulle singole pratiche”.

Questo significa che saranno banditi dei concorsi?
“I concorsi richiederebbero tempistiche lunghe e pertanto incompatibili con le esigenze immediate degli uffici, che tra l’altro nei prossimi mesi dovrebbero perdere ulteriormente personale per gli imminenti pensionamenti.
Noi semmai contiamo su una programmazione che attinga ad atti generali già posti in essere con scorrimento di graduatorie già formulate in precedenti procedure o facendo ricorso ad istituti come quello del comando”

Avete tenuto incontri con rappresentanze degli abitanti del territorio per conoscerne la realtà?
Certamente.
Abbiamo organizzato in Comune incontri periodici con i rappresentanti delle varie categorie di professionisti presenti sul territorio, in particolare ingegneri e architetti, proprio per individuare delle priorità e delle metodologie di lavoro comuni. Facendo questo, abbiamo toccato con mano quanto sia importante per tutti loro avere negli uffici un riferimento valido attraverso cui seguire le varie attività strategiche per il territorio e che vedono coinvolti proprio tali professionisti alle prese con imprese e progettualità importanti nel territorio comunale”.

Si sono presentate difficoltà esterne?
“Abbiamo percepito con grande soddisfazione man mano una rinnovata sensibilità della comunità ortese.
Importante, per esempio, il rapporto collaborativo che si è andato stabilendo con parrocchie, scuole e associazioni.
Una riprova di questo l’abbiamo avuta nel recente evento del 12 giugno scorso che ha visto ospiti il Prefetto di Foggia, i vertici provinciali delle Forze di Polizia, il procuratore aggiunto Laronga e don Maurizio Patriciello.
È la seconda volta che si realizza un evento sulla legalità in quella data ad Orta Nova. E in entrambi i casi la risposta della comunità è stata positiva e molto partecipata. Ciò ci rincuora e ci ha dato dimostrazione tangibile di un interesse da parte degli ortesi ad affrontare temi spinosi e a intraprendere un processo di sviluppo e di crescita con una certa consapevolezza riguardo a quanto di grave era accaduto”.

C’è chi sostiene che si tratta di un cammino lungo e difficile e che non sarà mai possibile estirpare del tutto il problema delle infiltrazioni mafiose.
“Che il cammino sia lungo e difficile ne siamo consapevoli tutti.
Che sia importante intraprendere quel cammino, però, è cosa già avvenuta.
Avvenuta quando Orta Nova è finita sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e un decreto ha stabilito che era necessario farvi arrivare una Commissione straordinaria a seguito di accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata.
Quello è stato un inizio.
Ora bisogna proseguire.
Che sia necessario proseguire anche dopo la cessazione del mandato da parte della Commissione è fuor di ogni dubbio.
Sradicare il fenomeno mafioso, non solo ad Orta Nova, ma anche a livello provinciale, richiede tempo e sforzi.
Ma accanto alle azioni delle singole amministrazioni, c’è quella delle Forze di polizia, l’azione incessante della Prefettura. C’è insomma la cosiddetta Squadra-Stato che è all’opera da tempo ormai su questo territorio, sull’area dei Cinque Reali Siti in maniera particolarmente attenta e gli effetti lasciano ben sperare nel futuro. Un futuro non lontanissimo”.

C’è anche chi sminuisce il discorso sulle infiltrazioni mafiose.
“Chi sminuisce lo fa in maniera maliziosa.
Non si può sminuire qualcosa che è stato fotografato all’interno di un provvedimento firmato dal Presidente della Repubblica come esito di accertamenti approfonditi da una Commissione di indagine; di una proposta del Prefetto frutto di un’analisi svolta in sede di Comitato Provinciale per la Sicurezza Pubblica; di una relazione del Ministro dell’Interno.
E al momento non vi è alcuna Autorità Giudiziaria che abbia disconosciuto quanto riportato in tali provvedimenti.
Del resto, il 12 giugno il procuratore Laronga ha parlato chiaro facendo nomi e cognomi”.

Come si definirebbe in sintesi un condizionamento mafioso?
“I condizionamenti di tal genere sono legati al fatto di non voler scontentare nessuno e sono riconducibili a interessi che non garantiscono quell’assoluta terzietà che dovrebbe mantenere un ufficio pubblico.
Condizionamento mafioso c’è laddove un’amministrazione pubblica, in questo caso quella comunale, non è in grado di erigere dei muri impenetrabili che non facciano pervenire o prevalere interessi criminali. E tra l’altro qui parliamo di interessi nefasti, perché legati ad una criminalità agguerrita che mette a repentaglio la sicurezza della vita ordinata di una comunita’ intera e di chi la deve rappresentare nel Palazzo di Città perseguendo unicamente il pubblico interesse”.

L’operato della commissione andrà avanti fino a quale termine e secondo quali prospettive?
“La durata è 18 mesi, salvo una proroga di altri 6 mesi.
Se tale proroga dovrà aver luogo non è stato già deciso, ma lo si valuterà congiuntamente, secondo i termini e le forme di legge, allo scadere dei 18 mesi, quindi intorno a febbraio 2025.
Nel caso di proroga, la Commissione continuerebbe il suo lavoro su Orta Nova fino ad agosto 2025 e Orta Nova tornerebbe ad elezioni nel turno straordinario dell’autunno 2025.
Nel tempo presente, intanto, gli interventi della Commissione continuano in riferimento a tutta una serie di servizi.
Molte cose sono fatte e molte sono ancora da fare.
In questo, riteniamo importanti le segnalazioni che riceviamo dai cittadini e che ci consentono di orientare la nostra attenzione verso necessità più specifiche e di rilievo per i cittadini che abitano nelle varie aree del paese.
Riteniamo dunque importante la cooperazione attiva tra cittadini, uffici comunali e la commissione stessa”.

Quali sono i prossimi obiettivi?
“In questo periodo emerge come urgente la questione degli incendi che ci vede impegnati in vari interventi.
Inoltre, il 20 luglio partirà il servizio del nuovo gestore per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti individuato a livello di Ambito/aro territoriale.
Stiamo definendo anche la procedura relativa al servizio di illuminazione pubblica, perché la gara precedente era stata valutata negativamente da parte della Commissione di indagine.
Abbiamo quindi in programma tante iniziative che impattano sul territorio e che ci vedono impegnati quotidianamente”.

© StatoQuotidiano - Riproduzione riservata

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