Anche in Italia l’agricoltura prova a tenersi al passo con i tempi. In una era di modernizzazione globale di tutti i processi produttivi e logistici (e lavorativi in generale) anche il settore primario si sta adeguando ai nuovi standard e alle nuove tendenze in materia di sicurezza alimentare, così da restituire una maggiore sostenibilità dell’intero sistema agricolo.
Secondo gli esperti, entro il 2030 ci saranno cambiamenti epocali che porteranno a una rivoluzione nel settore agricolo, un settore che, ricordiamo, si è trasformato radicalmente negli ultimi anni. I progressi della scienza nel campo dei macchinari hanno ampliato la scala, la velocità e la produttività delle stesse attrezzature agricole, portando a una coltivazione della terra più efficiente e lungimirante.
Anche per quanto concerne la distribuzione dei semi, gli impianti di irrigazione e di fertilizzazione la situazione è molto migliorata rispetto, ad esempio, a due decenni fa. Oggi ci troviamo di fronte all’alba di una nuova agricoltura, all’ennesima rivoluzione del settore primario al centro della quale avremo non più piante e terra ma dati e connettività.
Le nuove frontiere della coltivazione in regione
Conosciamo bene le potenzialità derivanti dall’utilizzo delle tecnologie digitali applicate al campo della comunicazione. Eppure lo sforzo dei tecnici e dei ricercatori, ancora oggi è indirizzato affinché queste non si limitino ad essere sfruttate soltanto per i social media, come per la condivisione di foto e video su Instagram o Facebook, o nel campo dell’intrattenimento, come per esempo il casino online di Betway, oppure per le grandi partite online tra videogiocatori su Xbox o PS5, cosa che per quest’ultime la community é diventata sempre piú grande con la creazione di gruppi di gioco su Discord o su App simili.
In quest’ottica, dunque, va vista la nascita nella provincia di Foggia dell’ultima app della piattaforma Demetra per l’agricoltura che consentirà di tenere sotto controllo lo stato degli appezzamenti e delle colture, sia da punto di vista della resa che da quello climatico. Un grosso aiuto per un comparto che specie negli ultimi tempi ha mostrato gravi segni di debolezza e criticità.
Il futuro dell’agricoltura in Italia e nel resto del mondo
L’intelligenza artificiale, l’analisi dei dati, i sensori connessi e altre tecnologie emergenti potrebbero aumentare e sostenere i raccolti, migliorare l’efficienza della distribuzione dell’acqua e, soprattutto, creare sostenibilità e resilienza nelle colture (così come negli allevamenti).
Eppure, tutto questo non sarà possibile se il nostro Paese non si adatterà al cambiamento epocale in materia di transizione digitale. Se la connettività verrà implementata con successo anche in agricoltura, l’industria ad essa riferita potrebbe aumentare di miliardi di euro il valore aggiunto del prodotto interno lordo entro il prossimo decennio. Secondo recenti studi, infatti, quella che da tutti viene oggi rinominata come agricoltura 4.0, su scala mondiale potrebbe portare a benefici incalcolabili, specie nei paesi in via di sviluppo.
Sappiamo bene che la domanda di cibo è in rapida crescita; sul fronte opposto, però, governi e amministrazioni devono fare i conti con i vincoli naturali imposti dal nostro pianeta e con le catastrofi internazionali (leggi cambiamento climatico e guerre) che rischiano di minare seriamente la produttività e l’efficienza del comparto primario dell’agricoltura.
Entro il 2050 la popolazione mondiale raggiungerà i 9,7 miliardi di persone e questo richiederà un aumento del 70 per cento delle calorie disponibili per il consumo; a questo si aggiunga il fatto che entro la fine del prossimo decennio l’approvvigionamento idrico sarà inferiore del 40% al fabbisogno idrico globale, senza calcolare le oscillazioni di prezzo (al rialzo?) che subirà l’energia e la manodopera.
Per affrontare tutte queste sfide l’agricoltura dovrà tenere conto di una trasformazione digitale che sarà resa possibile soltanto dalla connettività. I progressi a cui assisteremo in futuro non saranno legati a macchinari o fertilizzanti più potenti ma a strumenti digitali molto più sofisticati che offriranno all’agricoltura il prossimo salto di qualità in termini di produttività.
Queste nuove tecnologie potranno migliorare il processo decisionale, consentendo una migliore gestione del rischio e della variabilità delle colture, così da ottimizzare i rendimenti e migliorare l’intera scala economica del settore. L’Italia saprà farsi trovare pronta e come sempre riuscirà a trainare a livello internazionale tutto il settore. (nota stampa).