Foggia – Presso l’Aula del V piano di Palazzo San Macuto, davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, durante l’audizione Mascione ha lamentato le vere contromisure
Pietro Paolo Mascione, poliziotto e presidente dell’associazione ‘Invisibili’, ha evidenziato la presenza delle mafie straniere in Capitanata, cosiddetta “mafia di importazione, definendo la situazione di Foggia, “più complessa rispetto all’area del Napoletano e di Caivano”.
Mascione ha sottolineato come la borgata di Borgo Mezzanone – oltre ad ospitare migliaia di braccianti agricoli – è diventata sede di persone che provengono dall’Est Europa e dal Magreb, con i primi che “fungono da stampella alla criminalità foggiana, portano armi e droga pesante, tipo eroina”
I magrebini invece supporterebbero la mafia cerignolana, “vera spa del territorio, specializzata in furti d’auto con sedi anche in Polonia”.
Presso l’Aula del V piano di Palazzo San Macuto, davanti alla Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, durante l’audizione Mascione ha lamentato le vere contromisure: “A Foggia manca una struttura Stato, parlo degli assistenti sociali che su una pianta organica di 35 sono appena nove, dei vigili urbani (sono operativi solo il 50%) e di una questura dove se vanno in pensione 60 agenti, ne entrano venti”.