Il primo set vede le canosine partire a razzo (0-5) e costringere la squadra di casa a chiedere subito timeout. Il Manfredonia cerca di rientrare e sale fino al 9-10 per poi cadere in una serie di amnesie che provocano un ulteriore allungo della compagine ospite, avanti 9-16. A questo punto, quando il set sembra abbastanza indirizzato, la Webbin tira fuori gli artigli e con un break di sei punti consecutivi rientra sulle avversarie (15-16). La fase finale della frazione è molto combattuta e si gioca punto a punto, le sipontine non sfruttano una prima palla set sul 24-23 e una seconda sul 25-24 e alla fine cedono 26-28.
Nella seconda frazione il Manfredonia scatta 6-2 e tiene le avversarie a distanza per buona parte del set (10-5, 18-14) ma qualche errore di troppo ridà fiducia alle canosine che mettono assieme un filotto di punti consecutivi e la ribaltano (18-20). Sul 23-24 la Diomede spreca una palla set per andare 0-2 e con un errore in attacco, poi, si consegna alle padrone di casa (26-24).
L’equilibrio caratterizza la prima parte del terzo periodo di gioco. Nessuna delle due compagini riesce a staccare l’altra (5-5, 11-11), poi però la Webbin si fa apprezzare per alcune ottime azioni d’attacco e prende un piccolo margine (15-12) che il Canosa non riesce a ricucire (18-15, 21-17, 23-19). Un muro vincente di Silvia Santoro chiude il set 25-21.
La squadra di casa comincia sottotono la quarta frazione e la Diomede prende subito il volo (2-7). Dopo un blackout all’impianto elettrico che tiene il palazzetto al buio, o quasi, per più di 10 minuti, la partita riprende con le canosine concentratissime e determinate ad arrivare al tiebreak. Si passa dal 6-11 all’8-16, con il Manfredonia incapace di rientrare. Un parziale di 7-3 sembra rimettere in gioco le sipontine, che risalgono fino al 15-19, ma le ragazze di Donato Di Sibio ne hanno di più e conquistano sei punti consecutivi archiviando il set a loro favore per 15-25.
Il quinto e decisivo parziale inizia bene per la Webbin che alza il livello del proprio gioco e si porta avanti 7-4, sospinta da un pubblico sempre più partecipe. Il Canosa commette qualche errore di troppo in ricezione e così sul 12-7 la partita sembra già bella che incanalata. Ma la Diomede è dura a morire e con quattro punti consecutivi si porta a -1 (12-11). È però l’ultimo sussulto ospite perché, davanti a un pubblico in delirio, Giusy Grumo e compagne fanno proprio il set e l’incontro chiudendo 15-11.
Dopo tre giornate di campionato le ragazze allenate da Rosario Ravalli sono quinte in classifica, a due punti dalla capolista Sportilia Bisceglie e sabato 23 novembre saranno impegnate in casa della Volley Academy San Giovanni Rotondo, compagine ancora ferma a zero punti in classifica.
Risultati Prima Divisione femminile (3^ giornata):
New Axia Volley Barletta-Volley Academy San Giovanni Rotondo 3-0
New Safety Work Flamingo Margherita di Savoia-Aquila Azzurra Trani 3-1
Webbin Volley Club Manfredonia-Diomede Canosa 3-2 (26-28/26-24/25-21/15-25/15-11)
Agrimag Andria-Realsport Orta Nova 3-1
Volley San Giovanni Rotondo Padre Pio-Sportilia Bisceglie 0-3
Riposa: GS Intrepida Volley San Severo
Classifica Prima Divisione femminile:
1) Sportilia Bisceglie…..7
2) Agrimag Andria…..6
2) New Safety Work Flamingo Margherita di Savoia…..6
2) Realsport Orta Nova…..6
5) Webbin Volley Club Manfredonia…..5
6) New Axia Volley Barletta…..4
7) GS Intrepida Volley San Severo…..3
7) Diomede Canosa…..3
9) Volley San Giovanni Rotondo Padre Pio…..2
10) Volley Academy San Giovanni Rotondo…..0
10) Aquila Azzurra Trani…..0
Michelangelo Ciuffreda
Gentile Michelangelo Ciuffreda, nel suo articolo sulla Webbin volley club manfredonia ci sono alcune imprecisioni dovute forse alla mancata conoscenza del team femminile. L’ultimo punto e’ stato realizzato dal capitano DAFNE TOMMASONE in seguito ad un’alzata della gemella CASSANDRA TOMMASONE (alzatrice). Per il resto la ringrazio per aver dato visibilità alla Webbin volley club femminile
Gentile Emilianna, di imprecisioni nel mio articolo non ce ne sono, lei ha semplicemente preso un abbaglio. Mi piacerebbe sapere dove ha letto dell’attribuzione dell’ultimo punto della partita a chicchessia. Ho menzionato il 25-21 del terzo set, quello sì, scaturito da un muro vincente di Silvia Santoro, e si fidi se le dico che a segnare quel punto sia stata lei, visto che ero l’unico nell’intero palazzetto munito di carta e penna a prender nota di tutto ciò che accadeva punto per punto (naturalmente ero l’unico se si esclude chi compilava il referto di gara, eh), e quel foglio di carta ce l’ho ancora. Nessuno mette in dubbio che l’ultimo punto della partita sia stato realizzato, e cito “dal capitano DAFNE TOMMASONE in seguito ad un’alzata della gemella CASSANDRA TOMMASONE (alzatrice)”, con i due nomi scritti proprio così, in maiuscolo affinché io li possa leggere meglio, ma se in merito al finale di gara scrivo “È però l’ultimo sussulto ospite perché, davanti a un pubblico in delirio, Giusy Grumo e compagne fanno proprio il set e l’incontro chiudendo 15-11”, non vuol dire mica che sia stata Giusy Grumo a mettere a terra l’ultima palla, significa semplicemente che la nostra squadra ha vinto! Non capisco quindi di cosa stia parlando.