StatoQuotidiano, 20 gennaio 2023. “I lavori di ripristino dello stato dei luoghi a Parco San Felice sono indifferibili ed improcrastinabili”. Lo ha stabilito una determina del Comune di Foggia in ottemperanza all’ordinanza dirigenziale del 22 aprile 2021. Due anni dopo, al seguito di una lunga storia di ricorsi, verrà rimossa la rete metallica che tante proteste ha suscitato in città.
All’origine del progetto, una delibera di giunta del 2018 con cui affidare in concessione la gestione del campo di calcetto, soggetto individuato nella Asd Rovelli che, com’è noto, si è opposta al Tar alla determina sul ripristino dei luoghi.
“Nel ribadire e prendere atto che – scrive il dirigente Paolo Affatato al termine di una lunga narrativa sul pregresso della vicenda- pur tenendo conto del ricorso proposto dinanzi al TAR, non vi erano provvedimenti processuali sospensivi dell’efficacia degli atti amministrativi impugnati, a tutt’oggi, veniva incaricato il geom. Carmelo Fredella del Servizio lavori Pubblici per effettuare apposito sopralluogo per la quantificazione delle opere atte al ripristino dello stato dei luoghi.
Verrà rimossa la rete metallica zincata, rimossi i cancelli in ferro di ingresso, i paletti in ferro, compreso la pulizia del cemento e la chiusura delle buche con terreno vegetale per ottemperare all’ordinanza dirigenziale. Il tutto per la somma di € 9.500,00. Confermato quale Responsabile Unico del Procedimento il geom. Carmelo Fredella in forza nell’Area Tecnica dell’Ente, già in possesso dei requisiti per l’affidamento dell’incarico e responsabile delle demolizioni per conto dell’ amministrazione Comunale. Del lavoro si occuperà la ditta Servizi srls con sede in Foggia in via Orientale n° 35.
Ricordiamo che la richiesta di rimozione di recinzione, per la quale si è battuta prima fra tutti la Società Civile di Foggia, è stata riproposta nel primo incontro fra i commissari e la presidente Lucia Aprile. Nella determina, si riporta la nota protocollata di quella segnalazione e si cita la referente di “Società Civile” che chiedeva lumi sulla determina per il rispristino “ad horas” dei luoghi. Era ottobre 2021, le ore possono diventare un anno o più ma, ormai, l’operazione “è improcrastinabile”.