L’IIT (Istituto Italiano di Tecnologia), in collaborazione con INAIL, ha completato il primo prototipo di mano artificiale -leggera e polifunzionale- prodotta con la stampa 3D. Il progetto ha ricevuto finanziamenti per un totale complessivo di 11.5 milioni di euro.
La mano stampata in 3D sarà in commercio già a partire dal 2017 e avrà un costo competitivo, uno dei punti di forza insieme all’ampia gamma di funzionali di cui è dotata.
“La mano costerà come uno scooter -spiega Roberto Cingolani, direttore scientifico dell’IIT- e la sua commercializzazione avverrà nell’ambito di una startup che sta nascendo all’interno dellIIT”.
La protesi è costituita da un materiale plastico con alcune componenti metalliche. Non si tratta di un arto bionico collegato ai tessuti e ai nervi del braccio umano, ma di un dispositivo indossabile, leggero ed estremamente flessibile: un tendine artificiale permette di riprodurre i movimenti naturali e due sensori catturano i segnali naturali dei muscoli residui.
La start up che sta nascendo presso l’IIT valorizzerà un progetto completamente italiano ad alto contenuto tecnologico e di design, coordinato da Antonio Bicchi, Manuel Catalano e Giorgio Grioli e sviluppato in collaborazione con Rinaldo Sacchetti, Emanuele Gruppioni e Simona Castellano dell’INAIL. La collaborazione continuerà con lo sviluppo di un esoscheletro motorizzato che aiuterà i pazienti paraplegici.
A cura di Raffaele Salvemini – raffaele.salvemini@live.it