Pisa – Rinviato al prossimo 30.03.2016 il procedimento penale a carico di cinque ex funzionari ENEL (in un caso è stato dichiarato il non luogo a procedere per decesso) sottoposti a procedimento penale innanzi il Tribunale di Pisa per l’ipotesi di omicidio colposo per la morte di tre ex dipendenti in seguito a mesotelioma.
La causa della loro morte è riconducibile alla esposizione non cautelata a polveri e fibre di amianto che si è verificata nel corso della loro attività lavorativa nel campo geotermoelettrico di Larderello. Il Tribunale ha pure disposto il calendario delle udienze, e quindi dopo la prima ce ne saranno altre, il 06 e il 20 aprile, l’11 e il 25 maggio 2016, data nella quale il procedimento dovrebbe essere definito. L’ONA ha formalizzato la costituzione di parte civile con l’Avv. Isabella Sardella, che quindi ha chiesto la condanna degli imputati al risarcimento dei danni subiti dall’associazione.
I familiari delle vittime sono assistiti dall’Avv. Ezio Bonanni il quale ha preannunciato che intenterà anche una causa di lavoro a carico della società ENEL e di altre società del suo gruppo, per far valere l’obbligo di risarcimento dei danni a titolo di responsabilità contrattuale, e quindi verificherà pure se esistono i presupposti di applicabilità della nuova normativa in tema di reati ambientali, nel senso che verranno svolte indagini difensive delle parti offese, ove dovesse emergere ancora presenza di materiali in amianto ciò verrà sottoposto all’attenzione della competente Autorità giudiziaria.
“L’ENEL è comunque tratta a giudizio come responsabile civile e quindi è chiamata a rispondere il solido con gli imputati di tutti i danni causati alle parti offese e ai loro familiari”.
Lo riporta l’ONA.
Redazione Stato