Roma – “L’INTRODUZIONE nel codice penale dei delitti contro l’ambiente, a seguito di un lungo e controverso iter parlamentare, rappresenterà sicuramente un deterrente e uno strumento in più a disposizione di chi è in prima linea nella lotta alle ecomafie”. È quanto si legge in una nota a firma di Danilo Scipio, Segretario Nazionale dell’UGL Corpo Forestale dello Stato.
“Auspico adesso che la Camera dei Deputati sappia fare tesoro delle parole del Procuratore Nazionale Antimafia Roberti sull’importanza del ruolo del Corpo Forestale dello Stato nella repressione dei reati ambientali ad opera delle grandi organizzazioni criminali – prosegue il Sindacalista – ed abbia la volontà e la determinazione necessaria per scongiurare ogni ipotesi di assorbimento, che ne depotenzierebbe drasticamente l’azione di controllo e prevenzione”.
“Non vorrei che il tentativo di far confluire il Corpo Forestale dello Stato in altra forza di polizia – conclude Scipio – fosse solo funzionale al disegno di chi ha bisogno di allentare i controlli in determinati ambiti per ricavare ingiusti ed illeciti profitti”.
Redazione Stato