StatoQuotidiano.it, 20 maggio 2022. “Quali azioni si intendono intraprendere nei confronti del GAL Daunofantino per le conclamate irregolarità riscontrate nella risposta del 15/07/2021 alla mia interrogazione e relative alla DDP in primo S.A.L. n. 94270030136, le quali irregolarità non sono state oggetto di ricorso gerarchico“.
Questa una delle richieste rivolte in una recente interrogazione con risposta scritta al Presidente del Consiglio Regionale Loredana Capone e all’Assessore all’Agricoltura, caccia e pesca, foreste, Donato Pentassuglia, dal consigliere regionale del Pd, Ruggiero Mennea.
L’INTERROGAZIONE
“In risposta alla mia interrogazione del 21 aprile 2021, in data 15 luglio 2021 l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia evidenziava che dall’esame della DDP in primo S.A.L. n. 94270030136 – presentata dal GAL Daunofantino in data 29/04/2019 – di euro 100.197,33 emergevano numerose irregolarità, elencate nella stessa risposta, relative a: spese di beni e servizi, costi di gestione (personale, affitti e spese strumentali), utilizzo del conto corrente dedicato in maniera “non esclusiva”, scrive Mennea nella sua interrogazione.
“Inoltre, dalla risposta risulta che il GAL Daunofantino ha una notevole esposizione debitoria verso banche, istituti di previdenza e privati, diversi contenziosi in essere ed una perdita di esercizio, nonostante una posta creditoria. Dal bilancio non si evince un regime di separazione contabile e fiscale tra attività Leader e attività extraLeader. Ancora, risulta che il GAL possiede un’autovettura, immobilizzazione incompatibile con l’attività Leader e non chiaramente specificata nel suo utilizzo”, riporta Mennea.
“Con comunicazione di conclusione di procedimento prot. A00_030_26/11/2021_0015859, il R.U.P. Misura 19 – Sottomisura 19.4 dichiarava la non ammissibilità della DDP in secondo S.A.L. n. 04270160072 del 01/12/2020 di euro 111.401,93 per le medesime irregolarità riscontrate nella risposta alla mia interrogazione e citate al punto 2) che precede, vale a dire: a) irregolarità nelle procedure di selezione del personale che, vale la pena ricordare, devono essere effettuate secondo i principi e le regole dettate da Regolamenti Comunitari e da ogni altro Ente preposto al controllo della spesa pubblica”.
“Il GAL, infatti – riporta Mennea – risulta non aver dimostrato di aver espletato procedure ad evidenza pubblica e con criteri comparativi; b) irregolarità nell’utilizzo del conto corrente dedicato. Dallo stesso risultano uscite pari a circa euro 280.000,00 destinati a beneficiari non legati all’attuazione delle attività Leader (consulenti vari, tecnici i cui costi relativi non sono stati richiesti a rimborso, prelevamenti in contanti, emissione di assegni circolari a favore di imprese di costruzione, strutture turistico/balneari, giroconti su altro conto corrente intestato al GAL, ed ulteriori voci); c) irregolarità nella selezione di fornitori di beni, lavori e servizi, in quanto il GAL non ha ottemperato alle norme sul rispetto della concorrenza sancite dalle vigenti disposizioni Comunitarie e nazionali in materia di appalti pubblici e del D.Lgs. 50/2016 e s.m.i.”.
“In seguito a ricorso gerarchico presentato dal GAL Daunofantino avverso la comunicazione di cui al punto 3), l’Autorità di Gestione del PSR Puglia 2014-2020 nominava una commissione, la quale, con decisione del 24/02/2022, accoglieva parzialmente il suddetto ricorso, in contrasto con quanto evidenziato nella comunicazione di conclusione di procedimento prot. A00_030_26/11/2021_0015859. Tuttavia, la Commissione respingeva il motivo di ricorso relativo alla irregolarità nell’utilizzo del conto corrente dedicato mentre, relativamente alla mancata applicazione delle procedure di evidenza pubblica nella selezione del fornitore CLEAN FOVEA (servizio di pulizia dei locali) rinviava alla RdSM per una successiva valutazione”.
“Ad ogni modo, il ricorso gerarchico non aveva ad oggetto le irregolarità evidenziate nella risposta alla mia interrogazione del 21 aprile 2021 – relative alla DDP in primo S.A.L. n. 94270030136, presentata dal GAL Daunofantino in data 29/04/2019 – di euro 100.197,33”.
“Tutto ciò premesso”, riporta anche Mennea nell’interrogazione, “si chiede di sapere:
- se sussistono le condizioni di proporzionalità, sia in termini economici che procedurali, tra le attività che attengono l’attuazione degli interventi previsti nella Strategia approvata dalla REGIONE PUGLIA in ambito Programma di Sviluppo Rurale e le spese di gestione sostenute per l’attivazione di tutti gli interventi
- se sussistono ancora contenziosi e per quali cause e importi
- se, all’esito della decisione del ricorso gerarchico, gli uffici preposti dell’Assessorato all’Agricoltura ritengono se le procedure di selezione del personale effettuate dal GAL Daunofantino sono rispettose o meno della normativa Comunitaria e ;nazionale e delle numerose Determinazioni dell’Autorità di Gestione del PSR Puglia 2014-2020, visto il contrasto con le conclusioni a cui è giunta, su questo tema, la Commissione di cui al punto 4) della narrativa;
- chi è l’attuale RdSM e quali sono le sue successive valutazioni in merito alla mancata applicazione delle procedure di evidenza pubblica nella selezione del fornitore CLEAN FOVEA (servizio di pulizia dei locali);
- quali azioni si intendono intraprendere nei confronti del GAL Daunofantino per le conclamate irregolarità riscontrate nella risposta del 15/07/2021 alla mia interrogazione e relative alla DDP in primo S.A.L. n. 94270030136, le quali irregolarità non sono state oggetto di ricorso gerarchico.
- quali azioni si intendono intraprendere nei confronti del GAL Daunofantino per le conclamate irregolarità (confermate dalla Commissione che ha valutato il ricorso gerarchico) nell’utilizzo del conto corrente dedicato”, conclude il consigliere regionale nella sua interrogazione.
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