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CULTO San Severo e l’importanza di Maria SS. del soccorso, la sua patrona

Ha origine nel 1564, quando i PP. Agostiniani portarono in città il simulacro della Madonna Nera

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
20 Maggio 2024
Cronaca // San Severo //

Il culto della Vergine del Soccorso a San Severo ha origine nel 1564, quando i Padri Agostiniani portarono in città il simulacro della Madonna Nera. Tuttavia, le prime attestazioni di devozione a Maria SS. del Soccorso risalgono al XIV secolo, precisamente al 1306, quando un certo Nicola Bruna, colpito da forti dolori, invocò l’intercessione della Vergine per la sua guarigione. Grazie alla diffusione del culto a San Severo e ai miracoli attribuiti alla Madonna del Soccorso, come la sospirata pioggia durante periodi di siccità, si chiese al Vaticano di proclamarla Patrona di San Severo.

La petizione fu presentata da Monsignor Rocco de Gregorio, il Capitolo Cattedrale, il Clero, la Comunità delle Monache Benedettine, i Frati Minori, i Cappuccini e la Congrega del Soccorso. Il Comune di San Severo approvò la richiesta il 21 febbraio 1856. Tra i firmatari c’erano anche cittadini laici, profondamente legati alle tradizioni della Vergine del Soccorso. Essi desideravano che tali tradizioni fossero tramandate alle future generazioni come un sacro patrimonio.

Il 10 settembre 1857, con un Decreto della Sacra Congregazione dei Riti, la Vergine del Soccorso fu ufficialmente dichiarata Patrona aeque principalis della città di San Severo. Nel 1859, l’arciprete De Ambrosio pubblicò una novena con l’antica preghiera dedicata alla Madonna.

Sotto il priorato di Giovanni Masselli, la devozione per la Madonna del Soccorso si intensificò ulteriormente. I confratelli della Congrega, in segno di gratitudine, dedicarono a Masselli una lapide, visibile ancora oggi nella sacrestia del Santuario del Soccorso. Questo gesto simboleggia l’onestà e la rettitudine morale degli uomini di quell’epoca, che hanno lasciato un’eredità di valori oggi quasi dimenticati. La loro religiosità era caratterizzata da una carità disinteressata, volta esclusivamente ad aiutare il prossimo.

In un opuscolo pubblicato nel 1961 da Raffaele Papa, intitolato “La Madonna del Soccorso nel culto del popolo di San Severo,” si cita la conclusione capitolare del 27 novembre 1856, relativa alla proclamazione della Vergine del Soccorso come patrona. Questo documento rivela molto del culto e della devozione per la Madonna del Soccorso: «Oggi, 27 novembre 1856, noi sottoscritti componenti questo capitolo cattedrale di San Severo, previa affissione del cartello e premessa delle ritualità prescritte dai nostri statuti, ci siamo radunati nella nostra sacrestia. Il signor arcidiacono (Don Pasquale Masselli) ha proposto il desiderio della città di impetrare dalla Santa Sede il titolo di patrona principale e protettrice della nostra città per la Beatissima Vergine Maria SS. sotto il titolo del Soccorso, con ufficio e messa propria. La statua di antica scultura, venerata da secoli nella chiesa di Sant’Agostino per un convento dei Padri Agostiniani, divenne poi la congregazione laicale della Madonna del Soccorso. L’attuale devozione dei fedeli verso la Gran Madre di Dio ha origine dalle grazie speciali ottenute tramite la sua intercessione. In ogni necessità o disastro, il popolo chiede che la statua sia esposta e portata in processione di penitenza per la città, occasioni in cui siamo sempre stati esauditi da Dio. I doni e le oblazioni in rendimento di grazie testimoniano questo continuo afflusso di fedeli, tanto che la chiesa è dotata di ricchi arredi sacri. Unanimemente, abbiamo deciso di presentare al soglio pontificio questi nostri desideri e preghiere, affinché Sua Santità aderisca ai voti della città.»

Dopo la proclamazione della Vergine del Soccorso come Patrona aeque Principalis della Città e Diocesi di San Severo, il culto crebbe ulteriormente. Si rese necessario cingere il capo della Vergine con una corona aurea. Questo evento fu motivo di grande gioia per la popolazione di San Severo, riflettendo il loro profondo amore per la Mamma Nera.

Il Decreto pontificio del 22 febbraio 1937, firmato da Giovanni Bressan e Giovanni Ferrara, sancisce: «Il nostro capitolo ha l’onore di coronare le sacre immagini della Beata Vergine Maria, molto celebri per l’antichità del culto o per l’abbondanza dei miracoli. Nella provincia di Foggia, presso la città episcopale di San Severo, si venera da antichissimo tempo una statua in legno della Madre di Dio, sotto il titolo di Maria SS. del Soccorso. Moltissimi fedeli, da regioni lontane, accorrono per implorare l’aiuto della Vergine o per ringraziarla dei favori ricevuti. Perciò, mosso da un singolare sentimento di pietà, tu hai chiesto che l’augusta immagine fosse decorata con una corona d’oro. Noi, sempre solleciti nel culto della SS. Vergine, abbiamo voluto soddisfare questa richiesta. Il 14 febbraio di quest’anno, dopo aver riconosciuto dai documenti presentati la legittimità della richiesta, abbiamo decretato e ordinato che la venerata immagine del Soccorso sia solennemente decorata con una corona d’oro.»

Lo riporta Lagazzettadisansevero.it

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