Con l’Ordinanza n. 20/2025, la Capitaneria di Porto di Manfredonia ha ufficialmente adottato un nuovo Regolamento sul diporto nautico, aggiornando la disciplina vigente dal 2017. Una svolta normativa resa necessaria dalle evoluzioni tecniche del settore, dal crescente utilizzo di mezzi innovativi in mare e dalla volontà di garantire maggiore sicurezza, tutela ambientale e ordine lungo le coste comprese tra Mattinata (baia di Vignanotica) e Zapponeta.
Un quadro normativo complesso e aggiornato
Il documento, firmato dal Comandante Marco Pepe, si fonda su un’ampia serie di riferimenti normativi nazionali ed europei, dal Codice della Nautica da Diporto ai decreti più recenti in materia di locazione, scuole nautiche, immersioni e utilizzo di nuove attrezzature acquatiche come JetLev, Flyboard, Seabob ed e-bike acquatiche.
Il regolamento recepisce anche le disposizioni contenute nelle ordinanze regionali e nei regolamenti portuali, configurandosi come un atto organico e integrato che coinvolge non solo diportisti privati, ma anche operatori turistici e commerciali.
Tutto sotto controllo: corridoi, noleggi e sicurezza
Uno degli aspetti più rilevanti riguarda la definizione e regolamentazione dei corridoi di lancio: accessi obbligatori al mare per le unità a motore e altri mezzi nautici durante la stagione balneare. Ogni corridoio dovrà rispettare specifici requisiti tecnici e di segnaletica, al fine di evitare interferenze con i bagnanti.
Rivista anche l’organizzazione delle attività di noleggio e locazione: gli operatori dovranno tenere un registro dettagliato dei mezzi, degli utilizzatori e delle condizioni d’impiego. Vietata la sublocazione. Sono imposte distanze minime di sicurezza dalla costa, a seconda del tipo di mezzo e della stagione balneare.
Focus sulle moto d’acqua: solo con patente e dispositivi di sicurezza
Grande attenzione viene riservata all’uso delle moto d’acqua, sempre più diffuse: consentite solo in orari diurni, con patente nautica obbligatoria e in zone precise oltre i 400 metri dalla costa. I mezzi dovranno essere dotati di kill switch (spegnimento in caso di caduta) e, se noleggiati, anche di un sistema di spegnimento a distanza. Vietato l’uso per traino o gare, salvo specifica autorizzazione.
Kitesurf e windsurf: via libera, ma con regole precise
Anche le tavole a vela, come windsurf e kitesurf, trovano spazio nel regolamento. Consentite solo di giorno e con partenza/atterraggio attraverso corridoi dedicati, dovranno mantenere distanze di sicurezza da altri utenti del mare e da installazioni fisse. Il kitesurf richiede almeno 16 anni e un’attrezzatura specifica per emergenze. Viene inoltre imposto l’uso della tecnica del body-drag per il rientro a riva.
Immersioni e snorkeling: sì, ma con unità appoggio regolamentate
Il documento disciplina in modo dettagliato anche le attività subacquee, imponendo limiti sul numero di passeggeri trasportabili dalle unità di appoggio per immersioni e obblighi precisi in termini di dotazioni di bordo e sicurezza. Lo snorkeling trainato, nuova tendenza turistica, è autorizzato solo entro specifici parametri.
Educazione e responsabilità: dalle scuole vela al paracadutismo ascensionale
Le scuole di vela, canoa e sport acquatici dovranno dimostrare adeguata copertura assicurativa e mantenere elevati standard di sicurezza. Simili accorgimenti sono previsti anche per attività ad alto impatto turistico come lo sci nautico, il paracadutismo ascensionale o il traino di galleggianti gonfiabili (banana boat).
Sanzioni per chi sgarra
La violazione delle norme previste comporta sanzioni che, nei casi più gravi, possono sfociare in responsabilità penali. Il nuovo regolamento richiama le disposizioni del Codice della Navigazione, del Codice Penale e della normativa sulla sicurezza marittima e assicurativa.
Una costa più sicura, moderna e sostenibile
Con questo provvedimento, la Capitaneria di Manfredonia compie un importante passo avanti nella gestione delle coste e nella promozione di un diporto nautico sostenibile, accessibile e regolamentato, in cui la libertà del mare si coniuga con la responsabilità verso l’ambiente e gli altri utenti.
Il messaggio è chiaro: il mare è di tutti, ma non è un far west. E rispettare le regole significa salvaguardare la propria sicurezza e quella degli altri.
A cura di Giovanna Tambo.