Manfredonia. Un nastro nero sulla bocca. Una marcia silenziosa quella dei ragazzi di alcune delle scuole di Manfredonia tra cui De Sanctis- Giordani, Mozzillo e Perotto; una manifestazione svoltasi a partire da corso Manfredi e che si è conclusa in piazza del Popolo, in concomitanza con altre città d’Italia a celebrare la XXII giornata delle vittime innocenti della mafia.
In testa al corteo lo striscione di Libera, associazione presieduta da don Luigi Ciotti e che combatte la mafia affianco dei giovani e che incoraggia ad uscire dal silenzio e dall’omertà. Uno dopo l’altro i ragazzi hanno ricordato numerosi nomi di persone uccise in agguati di mafia pur non facendone parte, letto poesie e frasi ricordando che la legalità è possibile anche nella nostra realtà imparando già da piccoli a rispettare le regole, a saper distinguere il bene dal male e non lasciarsi sopraffare dalle ingiustizie.
Una grande partecipazione, una risposta sempre più forte quella dei più giovani sensibilizzati sul tema dai social, dalla tv e dalla formazione scolastica perché è giusto sapere e conoscere la storia del nostro Paese in tutte le sue sfaccettature, anche le sue pagine più scure.
Il preside dell’istituto De Sanctis- Giordani, Lorenzo Vitulano, ci ha tenuto a sottolineare il ruolo fondamentale e complicato della scuola e degli insegnanti :’ E’ nostro dovere educare i ragazzi al sentimento della giustizia, ancora numerosi sono gli episodi di delinquenza e c’è bisogno di punti di riferimento solidi e la scuola deve esserlo’.
Cento e più passi ancora ci sono da fare in questo senso ma l’importante è cominciare formando e mettendo in guardia soprattutto su quelli che sono i nostri diritti e i nostri doveri, insegnando a non restare indifferenti e in silenzio perché è questo ciò di cui si nutre la malavita.
LUOGHI DI SPERANZA, TESTIMONI DI BELLEZZA
A cura di Libera Maria Ciociola, Manfredonia 21.03.2017
XXII Giornata della Memoria, Emiliano: la lotta alla mafia non può fermarsi. “La lotta alla mafia come tutte le grandi battaglie non può fermarsi”.Così il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenendo questa mattina a Bari alla XXII^ Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
“ Noi cerchiamo di fare memoria – ha continuato Emiliano – di tutti coloro che abbiamo perduto in questa battaglia, sono i martiri della mafia e sono in gran parte uomini e donne del Sud. Come la mafia è nata nel Sud, così è il Sud ad aver generato gli anticorpi per combatterla, un Sud che si sta battendo da sempre e con grandissimo coraggio. La Puglia non poteva mancare a far sentire la sua voce in questa giornata così importante. Una giornata in cui vogliamo dare tutta la nostra solidarietà ai sindaci, agli amministratori che vengono minacciati ed in particolar modo a Don Luigi Ciotti”.
“Siamo tutti un po’ sbirri, perché gli sbirri sono i nemici della mafia”, ha spiegato il Presidente Emiliano in riferimento alle recenti scritte ingiuriose rivolte al fondatore di Libera nella recente iniziativa antimafia fatta a Locri. “Questa parola – ha detto Emiliano – è un insulto, lo hanno utilizzato contro di me tante volte quando facevo il magistrato, però dobbiamo prendere atto che per fare in modo che questi insulti siano sempre meno efficaci, dobbiamo distribuire questo compito di essere sentinelle dell’antimafia a tutti i cittadini di buona volontà non solo alle forze dell’ordine e reagire secondo le regole che don Luigi ci ha insegnato: quelle dell’antimafia sociale e quelle delle responsabilità nell’esercizio delle nostre funzioni, qualunque esse siano, che marginalizzano la mafia e le tolgono il terreno di coltura”.
FOTOGALLERY ANTONIO TROIANO
REDAZIONE STATO QUOTIDIANO.IT – RIPRODUZIONE RISERVATA
Auguro a questi ragazzi un futuro sereno con un lavoro che permetterà loro di realizzare i loro sogni , ma x il momento qui a Manfredonia si va avanti x le conoscenza e le raccomandazioni e il clientelismo politico e non per il merito. Auguri a tutti…..,…,