MANFREDONIA (FOGGIA), 21/03/2023 – (Mariapia Ebreo fortuneita.com) È pari a 26 mln di euro il co-finanziamento derivante dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che consentirà di realizzare a Taranto il più grande dissalatore d’Italia, di fatto il primo impianto continentale ad uso civile.
L’investimento totale sarà di 100 mln, finanziati per la restante parte da tariffa, quindi a carico dei proventi di consumo, come ha raccontato a Fortune Italia la direttrice generale di Acquedotto Pugliese, Francesca Portincasa, che abbiamo raggiunto telefonicamente a New York, dove si trovava per la Water Conference, prima conferenza globale sull’acqua dolce ospitata nella sede delle Nazioni Unite nella Grande mela.
Sempre in Puglia, si paventava l’idea di avviare un ulteriore dissalatore per l’Ilva “saremmo felici di contribuire, nel caso l’azienda decida di utilizzare il nostro supporto tecnico”, dice la Portincasa, che però sottolinea: “Nei nostri programmi per il futuro ci sono invece altri dissalatori ad uso civile, uno su Brindisi e l’altro nell’area di Manfredonia, a nord della Puglia, utilizzando acqua di mare”, e pare essere in corso un confronto con Enel in merito ad una riconversione eventuale dell’impianto di Cerano, nei pressi di Brindisi, che è in fase di dismissione. “Gli studi di fattibilità potrebbero concludersi entro il 2025, sulla scorta a dell’esperienza di Taranto. Per il momento siamo in una fase di studio, non ci sono ipotesi di costi, ma le stime sono superiori ai 100 ml di euro”. fortuneita.com
No Energas
No Seasif
No Mazzanti
No Dissalatore
No ponte sullo stretto
No lavoro.
Si dolcevita e postofisso senza lavorare.
Buona notte a tutti.
Notizia pubblicata manco fatto apposta oggi, 22 marzo, dunque il giorno seguente a questo annuncio, da Focus:
“I dissalatori d’acqua sono una possibile soluzione al problema (vista la quantità di acqua salata che abbiamo a disposizione) ma, oltre ad essere costosissima, la tecnologia è anche pericolosa per l’ambiente, poiché produce una quantità elevata di salamoia ipersalina. I ricercatori stanno testando nuove tecnologie di desalinizzazione, come l’osmosi inversa, ma per ora non abbiamo ancora trovato un metodo sufficientemente economico ed efficiente che possa essere implementato su larga scala e, soprattutto, adottato dai Paesi più poveri (quelli che hanno più bisogno di acqua). ”
https://www.focus.it/ambiente/ecologia/giornata-mondiale-dell-acqua-2023-accelerare-il-cambiamento
In Israele da anni utilizzano i dissalatori.