76 anni da quella tragica estate. Il 22 luglio del 1943 i bombardamenti angloamericani – che dal 15 luglio avevano raso al suolo metà città- metà di Foggia, fecero quasi 8mila morti. L’obiettivo delle fortezze volanti era a stazione ma venne demolito un intero rione, come ricordano le cronache del tempo. Domani 22 luglio si svolgeranno le consuete commemorazioni. Alle ore 9. 39 saranno fatti risuonare alcuni rintocchi di Campana della Torre Civica, proprio all’ora esatta di inizio del bombardamento.
Alle ore 10, in Piazza Italia, è in programma la deposizione di una Corona d’alloro davanti al monumento ai caduti di guerra. Alle 10.30, nell’atrio stazione ferroviaria, sarà deposta una seconda corona davanti alla lapide che ricorda l’eroico sacrificio di ferrovieri e vigili del fuoco che in quei giorni persero la vita nel compimento del proprio dovere, salvando quella di migliaia di Foggiani.
Alle ore 19, nella basilica cattedrale, Don Daniele D’Ecclesia celebrerà la Santa messa in suffragio delle vittime.
Le commemorazioni si concluderanno alle ore 21, in Piazza Cesare Battisti, con il Concerto della Pace dell’orchestra di Demo Morselli e Marcello Cirillo.
Ricordo anche per Luigi Sbano, avvocato, giornalista e primo sindaco di Foggia eletto dal Comitato di Liberazione Nazionale,. Alla presenza delle istituzioni, lunedi 22 luglio ore 20,30 in via V. Lanza 14 (luogo in cui visse e operò) in suo onore si svolgerà una cerimonia di scopertura di una targa in pietra. Da alcuni definito “meridionalista illuminato” o “intellettuale riformista” Luigi Sbano fu tra coloro i quali si adoperarono per ricostruirla, favorendo la coesione tra i cittadini e avviando imprese per attrarre capitali pubblici e privati. Di particolare rilievo storico, non è solo la Memoria dal titolo “La tragedia di Foggia”, contenente una descrizione dettagliata del capoluogo devastato dal conflitto e presentata alle autorità di Governo il 9 gennaio 1945, ma anche l’iniziativa della costituzione della Società per Azioni “Ricostruzione di Foggia” in riferimento alla quale Sbano scriveva “Noi abbiamo fede che ogni foggiano saprà fare il suo dovere, che l’interesse prevarrà sull’abulia. Tutto mostra solidarietà per questa idea che deve trionfare perché in essa vi è l’impronta della democrazia nuova”.
“Ricordare è un modo per far tesoro del passato e un modo per affrontare il futuro” – ha detto il governatore della Puglia Michele Emiliano – commentando con entusiasmo l’evento. “Sono certo che questa iniziativa, in ricordo di un sindaco che si è speso per i grandi valori della Repubblica, riuscirà a coinvolgere e incuriosire tanti ragazzi e ragazze di Foggia cosicché possano continuare a riflettere – attraverso la figura di Sbano – sulla tragicità della guerra, ma ancor più sulla necessità di costruire percorsi di vita basati sulla solidarietà e sulla fratellanza dei popoli”.
Foggia finora lo ha ricordato intitolandogli una strada e commemorandolo in un convegno di qualche anno fa, tenutosi presso l’Istituto Giannone, da lui frequentato prima di ottenere la doppia laurea in Giurisprudenza ed Economia, oltre che attraverso un libro (ed. Fondazione Banca del Monte, 2011), che raccoglie preziosi documenti (e saggi) che descrivono la dedizione impiegata da Sbano nella sua intensa attività politica. Alla cerimonia saranno presenti l’avvocato Francesco Andretta, già presidente della FMU e curatore dell’introduzione al volume “La Fede e la Vergogna, Luigi Sbano e il sogno di ricostruzione” e il sindaco Franco Landella.