Foggia. Il 19 settembre 2024, presso il Tribunale di Foggia, si è tenuta l’udienza preliminare del procedimento “Quota“, relativo a un’operazione del 15 giugno 2023, nel corso della quale i militari del Ros dei Carabinieri – nelle province di Foggia, Napoli, Roma, Taranto e Benevento – avevano eseguito sei misure cautelari personali emesse dal GIP c\o il Tribunale di Foggia, su richiesta della Procura di Foggia, nei confronti di sottufficiali, di un ufficiale dell’Aeronautica Militare e di un dipendente del Ministero della Pubblica Istruzione, ritenuti responsabili dei reati di corruzione, traffico di influenze illecite, falso e sostituzione di persona ed hanno contestualmente dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, per 523.500 euro nei confronti di due sottufficiali, ritenuti i principali indagati.
In totale 39 le persone iscritte nel registro degli indagati della Procura di Foggia.
I destinatari delle misure erano stati i sottufficiali foggiani Aldo Caurio, di 48 anni e Gennaro Sorgente di 55 anni, due sottufficiali in servizio presso il 32° Stormo di Amendola, mentre sono stati disposti gli arresti domiciliari per il sottufficiale napoletano Arturo Salza, residente a Roma. Per un ufficiale ed un altro sottufficiale è stata disposta la sospensione per quattro mesi dai pubblici uffici, mentre un dipendente del ministero della Pubblica istruzione è sottoposto all’obbligo di dimora.
Lo scorso 19 settembre 2024 a Foggia, durante l’udienza preliminare sono state sollevate eccezioni preliminari in merito all’utilizzabilità della perizia relativa alle trascrizioni delle intercettazioni, poiché il deposito di tali documenti è avvenuto oltre i termini stabiliti. La difesa ha richiesto il non luogo a procedere per tutti gli imputati, sostenendo che, alla luce della recente modifica della legge Nordio, per integrare il reato di corruzione è necessaria la verifica di alcune specifiche caratteristiche, che in questo caso non sarebbero applicabili. Pertanto, si è argomentato che il fatto non sussiste. Il giudice si è riservato di decidere e si pronuncerà il 17 ottobre 2024. Il GUP è la dottoressa Valente.
fotogallery archivio
cose assurde,se la legge funziona così e’ evidente lo sfascio del paese a cui ci stiamo abituando.la legge dovrebbe dare massima libertà ai giudici e chiunque indaghi di accedere a qualsiasi fonte e poter punire i colpevoli con pene esemplari,in questo caso confische immediate dei beni e sospensione immediata dal lavoro dei colpevoli,senza se e senza ma……siamo stanchi di vedere giovani istruiti e meritevoli andarsene in altri stati perché nel nostro paese spessosuccede questo,soprattutto in certi ambienti lavorativi c e’ una evidente favoritismo di famigliari e conoscenti senza alcun merito…uno schifo.poveri noi….persone oneste
Panzoni insaziabili pieni di vizi e corna .