L’opera di Beckett è uno dei titoli più famosi del teatro del secondo Novecento. Due vagabondi aspettano Godot. Che non arriva. Non sanno nemmeno chi sia. Sperano che dia loro un piatto caldo e un rifugio.
Aspettando Pescara, l’Anac, il Tar… Ora l’ultima attesa: la commissione antimafia. Ma come vive una città che da quattro anni attende sempre nuove scadenze? Finalmente a luglio c’è quella definitiva. Sul pronunciamento dell’anti mafia ci sono quelli che lo temono… E ci sono quelli che l’aspettano, ne sono convinti, credono che solo così si potrà riprendere il cammino. Un lavacro che farà piazza pulita. Sono la stragrande maggioranza.
Lo scioglimento per infiltrazioni mafiose mi rattrista. Sì, perché è una macchia che rimane, non si cancella facilmente. Quando capitò a Monte S. Angelo, molti montanari che vivono fuori da decenni hanno sofferto più dei residenti. Si vergognavano (e si vergognano). La stessa cosa per Mattinata. Sono spesso andato fuori e parlavo liberamente e con piacere della mia città con un passato importante, ancora non completamente esplorato. Dove si sono avvicendati popoli diversi, esperienze uniche di convivenze. Un territorio che racconta competenze, saperi, fatiche… Mi dispiace molto quanto potrebbe avvenire, perché vorrei che i miei figli, i miei nipoti, i miei ex alunni fossero orgogliosi della città dove sono nati e cresciuti. Continuassero a portare qui i loro amici inglesi, australiani, tedeschi, sloveni… e con loro continuare il racconto, in una lingua ibrida e arrangiata, di un territorio con una storia densa e ricca.
Ho scritto varie volte sull’economia criminale di questo triangolo (Manfredonia, Monte S. Angelo, Mattinata), e non mi piace la superficialità e l’ipocrisia di tanti che si sfregano le mani … Ogni forma di malgoverno (corruzione, clientelismo, infiltrazioni del malaffare…) deve essere sempre contrastata con la politica, la vigilanza, i controlli. Così come il fallimento del governo cittadino che in 4 anni ha accumulato solo “attese” e “diversivi”. Con un Sindaco pro tempore che ha scambiato il suo ruolo con quello di un amministratore unico di una società per azioni, dove gli azionisti pro tempore guardavano ai loro interessi e non si curavano dei proprietari di quelle azioni (i cittadini) ingannati e offesi.
Tutta la politica esce svuotata e maltrattata. Il consiglio comunale invocante sempre salvezze esterne, senza riuscire a stabilire una agenda autonoma, senza riuscire a parlare alla città. Il clima segnato da patteggiamenti continui e malafede. Le parole più ripetute in ogni seduta consiliare: procura, querela, inviare gli atti… Il vecchio Brecht scriveva che il singolo “ha due occhi / il Partito ha mille occhi”. Il PD non ne ha alcuno, o, come dicono le tante voci, era succube. C’è una frattura che si allarga ed è sempre più profonda. Tutti sanno e parlano della guerra per bande combattuta all’Anna Rizzi, per la gestione dei tributi, per le strutture sanitarie… Questa città è pigra, indolente, disposta, se qualcuno avesse parlato con chiarezza due anni fa, a perdonare gli errori fatti, ma ora si sente tradita e presa in giro.
Abbiamo imparato qualcosa? Ci sono quelli che stanno salendo su altri carri vincenti. Coloro che stabiliscono i sommersi e i salvati. Quelli che cercano personaggi carismatici… E ad ogni operazione si dà il nome di laboratorio. Per la verità anche alle primarie di 5 anni fa si parlava di laboratorio, anche nei rimpasti e allargamenti della maggioranza si esaltava il laboratorio Manfredonia. Prima delle recenti elezioni, mi hanno invitato al PD per un dibattito sull’Europa. Ho chiesto alle donne e ai giovani democratici di scegliere dei brani e leggerli nella serata. Un mosaico di voci, sono stati gli interventi più interessanti. E se si partisse da quei giovani e quelle donne… Se dal basso, la stessa cosa in 5 stelle, Lega, Forza italia, Manfredonia nuova, i ragazzi a scuola, i giovani delle parrocchie…. Se tanti gruppi di lavoro mettessero insieme idee sulla città, sul futuro e poi si confrontassero… Se con la loro “inesperienza” e “ingenuità” ci aiutassero a capire: chi siamo? Che cosa vogliamo essere?
A cura di Paolo Cascavilla,
fonte futuriparalleli.it
(Articolo del 06 giugno 2019)
Il maestro saccente che nell’essere mesto ed artatamente schivo e riluttante a quella politica di cui tuttavia si è nutrito e fregiato, ci dispensa oggi delle perle di saggezza e cultura attinta dai tanti volumi accumulati nel tempo. IL maestro ci richiama alla mente i collettivi studenteschi ricordando forse un 68 estinto da troppo tempo, ignorando come oggi la comunicazione, o se preferisce la manipolazione di massa, sia dettata da quegli strumenti che operano senza controllo dichiarando la vera verità del popolo sovrano. Si confronti senza falsi moralismi, forse raccoglierà maggiori consensi, o se preferisce non si faccia nominare ma si candidi piuttosto che dispensare dall’alto consigli ad un elettorato del quale non abbiamo contezza.
@jafar : vai a farti na pompa all’acqua di Cristo. Solo gli ignoranti e le capre possono augurare il commissariamento per mafia, solo i trash alla Marasco possono volere un destino del genere. Essere commissariati per mafia e’ dapprima vergognoso per i sipontini, almeno per chi ci tiene alla citta’, (non certo per tanti frustir scesi dalla montagna che vivono a Manfredonia da decenni ma tifano contro) eppoi funeste per la citta’.Per 2 anni qualsiasi atto amministrativo che dia dei servizi sara’ rimandato per far quadrare le casse, ogni cosa resta fermo.Ci vorranno anni per riprenderci, basta vedere Monte e Mattinata come sono messe.Quindi tifiamo affinche’ ne usciamo indenni.Buona sorte a Manfredonia, chi non gli sta bene questa citta’ puo’ andare via o tornare da dove e’ venuto.Invece di fare i sapientoni sui social quando andate a votare mettete la croce giusta, perche’ coloro a cui buttate fango oggi l’avete pur votato 4 anni fa’.
Sembrate una massa di siciliani omertosi e affezionati alla loro mafia che lavora nell’ombra. Disprezzate l’aiuto della legge e della giustizia. Che ne sapete voi di onesti lavoratori che finalmente respirano dopo esser stati quasi soffocati da tangenti per tutti questi anni? Nulla. Voi dormite..o fate finta di dormire per poter continuare a ricavare briciole e mangime alimentando i grandi sotterfugi di chi controlla la nostra città.
Resto sempre più stupefatto degli interventi di Cascavilla……… poi la frase che i consiglieri sono gli azionisti pro-tempore ed il popolo i proprietari…..semmai avresti dovuto dire che (sempre a tuo avviso) il popolo é il proprietario delle azioni ed il consiglio i membri del cda che badano ai propri interessi e non agli interessi dei loro azionisti…..
del resto le tue sono parole spente
Ma dove era Cascavilla fino a qualche anno fa? Io davvero non posso credere che prendiamo tutte queste ‘riflessioni’ per oro colato, mi sembra assurdo. Manfredoniani sveglia!!!