Foggia, 22 giugno 2022 – Si riporta di seguito la nota diffusa da Massimiliano Di Fonso, Segretario Provinciale Confederale Us:
Con comunicazione via pec ad ogni lavoratore della ex casa divina provvidenza, il commissario Bartolo Cozzoli si è auto liquidato centinaia di migliaia di euro per lui e per i suoi consulenti. Peccato però che ancora una volta non ha pensato ai lavoratori che attendono da quasi cinque lunghi anni le spettanze dovute.
In realtà nelle richieste inviate dallo stesso Cozzoli ai lavoratori venivano indicate le somme da inserire nella richiesta di insinuazione al passivo presentata presso il tribunale di Trani e, ad oggi, delle somme indicate i lavoratori non hanno ricevuto le retribuzioni relative a ferie non godute, rateo di tredicesima, premio di incentivazione ed un stipendio non pagato.
La beffa più grande messa in atto dal commissario Cozzoli ai lavoratori è avvenuta nelle settimane scorse con una lettera minacciosa inviata dallo studio legale Rigante, che per conto del commissario Cozzoli chiede il rimborso dei contributi previdenziali con somme di elevata entità.
Cozzoli evidentemente non ricorda bene che nel momento in cui è cessato il rapporto di lavoro i dipendenti hanno dovuto pagare tale rimborso con il proprio TFR, scalando la somma del contributo previdenziale. Inoltre, non si capisce a che titolo l’amministrazione straordinaria richieda somme per rapporti di lavoro durante l’esercizio provvisorio che ormai sono cessati.
Quindi ad oggi non solo non salda quanto dovuto ai lavoratori, ma in qualità di commissario liquidatore si auto regala centinaia di migliaia di euro per consulenza.
Ci chiediamo quando saranno liquidate le somme spettante ai lavoratori?? Quali sono le reali intenzione del commissario nel liquidare le spettanze ai lavoratori??
Rammentiamo al commissario Cozzoli che la vendita dei complessi del Don Uva doveva servire a risarcire i lavoratori, cosa che fino ad oggi non ha fatto, nonostante la vendita ed i milioni di euro che sono costati all’erario per il suo commissariamento e senza tener conto della proroga della procedura autorizzata dal Mise che ha portato ancora più soldi nelle sue tasche.
Siamo pronti ad alzare muri in difesa dei lavoratori con azioni legali, ed esposti contro il commissario, che ha lasciato a bocca asciutta mille e cinquecento lavoratori fra Foggia, Potenza e Bisceglie.
A cura di Massimiliano Di Fonso Segretario Provinciale Confederale Us