Foggia, 22 agosto 2018. La nuova agenzia regionale per l’emergenza-urgenza (Areu) è in fase di formazione. Entro il 2019 dovrà regolarizzare 5000 operatori fra medici, infermieri e autisti soccorritori, nel 2020 il progetto dovrebbe andare a regime internalizzando il servizio. Che fine faranno le società in house tipo Sanitaservice, ramo della Asl, che gestisce il servizio in provincia di Foggia? Duemila dipendenti e 8 distretti socio-sanitari in provincia. Secondo il presidente Massimo Russo, intervistato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, e come si legge sul sito della società, “si bandiranno nuovi concorsi per assumere 14 autisti soccorritori e 86 ausiliari, destinati ai reparti ospedalieri”. Nel frattempo anche le “partite Iva”, cioè quegli operatori che lavoravano come autonomi presso la società -in base alla legge Madia che ha introdotto il blocco al loro ausilio- non possono più continuare il lavoro. Fra nuove postazioni del 118 a Vieste e a Orta Nova, la situazione al momento non sembra aver subito contraccolpi.
“Richiamare alle norme sui concorsi”
Ma il sindacato la pensa diversamente, oltre ad essere critico con la creazione dell’agenzia unica. “E’ un canovaccio su cui c’è ancora molto da scrivere- dice Antonio Caraglia, sindacalista della Fsi-Usae, una sigla autonoma- non è chiaro chi saranno i titolari di questa attività di emergenza-urgenza, le Asl, le società in house o l’agenzia stessa? Chi farà poi il reclutamento? Un concorso da 2000/3000 persone, un carrozzone centralizzato mentre io credo che bisogna decentralizzare, con libertà per il territorio. Bastava richiamare all’osservanza stringente delle norme sui concorsi, che spesso le società in house non hanno rispettato, tipo quando avveniva la chiamata diretta, ed è capitato”. Si schiera anche a difesa delle associazioni di volontariato, escluse, a quanto pare, dal nuovo asseto regionale: “In questi anni hanno dato il loro contributo, chi lavora da vent’anni deve avere un riconoscimento di punteggio”.
In Capitanata il fabbisogno di operatori è di 1500 unità, l’azienda ospedaliera ha bandito il concorso, la Asl organizza i suoi, la domanda del sindacalista è: “Ma se ci sono due agenzie autonome perché un unico concorso? Noi vogliamo chiarezza per le aziende, per i servizi agli utenti, per il lavoratori”. A settembre si saprà qualcosa in più sui protocolli operativi, e Caraglia non esclude “lo stato di agitazione, ma è prematuro parlarne”.
La contrattazione
A fine di luglio con l’azienda Sanitàservice è stata svolta una contrattazione decentrata, tutte le sigle confederali, quelle autonome e il presidente Massimo Russo: “E’ la prima volta che si fa una contrattazione decentrata- prosegue Caraglia- dovevamo gestire la problematica di questi lavoratori “partite Iva” in uscita. Si è deciso che, per le selezioni dei concorsi, quanti hanno lavorato due anni avranno una quota riservata di punteggio, titolo in più rispetto a chi vi partecipa solo con la laurea in scienze infermieristiche”. I lavoratori sono 40. Dubbi anche sulle graduatorie per cui “qualcuno pensa di dilatare i tempi ripescando liste scadute. Prima che la “rivoluzione” del servizio di emergenza- urgenza vada in vigore, il sindacato cerca di mettere, per ora, dei paletti.
A cura di Paola Lucino,
Foggia 22 agosto 2018
Votate Pd ! ed avrete il posto fisso ?
SI DEVE DARE DIGNITÀ AL LAVORO. I I DIRITTI DEI LAVORATORI VANNO RISPETTATI E TUTELATI !! BISOGNA PAGARE LE FASCE E LE INDENNITÀ A TUTTI E NON SOLO AI MEDICI. ( GLI UOMINI SONO LE ISTITUZIONI ).