Bari- Venerdì 23 settembre 2011 si svolgerà la Notte dei ricercatori, un’iniziativa promossa dalla Commissione Europea nel programma Researchers in Europe e che coinvolgerà gli atenei di Bari, Foggia, del Salento, del Molise e della Basilicata insieme al Politecnico di Bari con il progetto UniFederLab.
Con l’intento di avvicinare i giovani al mondo della ricerca, il tema centrale della Notte 2011 sarà “Innovazione per il benessere” con un occhio particolare alla ricerca nei settori della nutrizione, della salute e della sostenibilità (con il coinvolgimento particolare, quindi, dei gruppi di ricerca nei settori dell’alimentazione, delle clean energies, della biodiversità, dell’ambiente e delle neuroscienze).
Saranno numerosi gli eventi organizzati dall’Università degli Studi di Bari Aldo Moro fra cui una sezione d’ incontri presso la Facoltà d’ Agraria dal titolo “Lievitazione naturale e alimenti gluten-free” di cui i responsabili scientifici saranno la dott.ssa Raffaella Di Cagno e il dott. Carlo G. Rizzello.
Il primo ciclo d’eventi “Lievito naturale tra tradizione e innovazione” partirà alle ore 18.00. Sarà allestito uno stand di accoglienza con i ricercatori della sezione Microbiologia del Dipartimento di Biologia e Chimica Agro-Forestale ed Ambientale e il Consorzio Panificatori di Altamura. Sarà possibile la degustazione di Pane di Altamura DOC e dei prodotti gluten-free offerti dall’azienda Giuliani Spa (MI).
Alle ore 19.00 nel quadro dell’ “Innovazione biotecnologica nel settore degli alimenti gluten-free” si svolgerà un incontro divulgativo sul ruolo della ricerca nel settore degli alimenti per celiaci presso l’Aula Magna della Facoltà di Agraria.
Alle ore 19.30 la “ricerca andrà in cucina“.
Si potrà effettuare una visita all’impianto pilota di panificazione della sezione di Microbiologia del Dipartimento di Biologia e Chimica Agro-Forestale ed Ambientale dove uno chef specializzato effettuerà dimostrazioni pratiche con successiva degustazione dei prodotti gluten-free ottenuti.
La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale.
Secondo dati riportati dall’AIC-Associazione Italiana Celiachia l’incidenza di questa intolleranza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100 persone. I celiaci potenzialmente sarebbero quindi 600.000, ma ne sono stati diagnosticati ad oggi poco più di 100.000. Ogni anno vengono effettuate 20.000 nuove diagnosi con un incremento annuo di circa il 20%.
I celiaci devono eliminare dal proprio regime alimentare alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza, . Poichè anche le più piccole tracce di glutine nel cibo possono creare problemi più o meno gravi a chi soffre di celiachia è necessario un forte impegno di educazione alimentare non solo nei confronti di chi soffre della malattia ma anche di tutte le persone che veicolano intorno ai soggetti in questione : familiari, produttori alimentari, ristoranti, bar, ecc.
Molto si sta facendo per il sostegno dei malati di celiachia. I celiaci hanno diritto infatti ad un’esenzione del ticket per quanto riguarda sia i prodotti senza glutine, sia le analisi periodiche che bisogna effettuare per questa patologia.
La dieta senza glutine deve essere rigorosa ed è per questo che la ricerca sulla celiachia deve andare avanti insieme all’impegno nella divulgazione. Solo così si potrà permettere uno stile di vita normale ai celiaci ed è proprio su ambo i fronti che agirà domani notte, nella notte dei ricercatori, l’Università di Bari.
anton.mancini@libero.it
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