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L’arte sonora della Musica Acusmatica

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
23 Febbraio 2011
Scienza e Tecnologia //

Fonte image: archivio Google
SI E’ da poco concluso in Puglia (con tappe fra Bari, Barletta e Lecce) il Festival Internazionale “Silence”, manifestazione ideata per far conoscere ed apprezzare sempre più ad un maggior pubblico, una nuova frontiera della Musica Colta : la Musica Acusmatica. Sia con la parola “Acusmatica” che col genere musicale in questione non ci s’ imbatte facilmente : motivo per cui l’associazione M.ar.e (Musica ed Arti Elettroniche) con sede a Bari ed operante da dieci anni col fine della divulgazione della musica elettroacustica in Italia, ha pensato opportunamente di organizzare questo Festival. In tutte le tappe pugliesi il Festival ha riscosso un gran successo di presenze, con un pubblico variegato d’età e anche di gusti musicali.

Il termine “acusmatico” deriva dal greco akusmatikoi e descrive il suono che si sente senza individuarne la causa. L’agettivo si riferisce alle lezioni di Pitagora che i discepoli dovevano ascoltare senza vedere il maestro. Egli infatti era celato da un velo restituendo “all’udito la totale responsabilità di una percezione che normalmente si appoggia ad altre testimonianze sensibili”, così scriveva il compositore francese Pierre Schaffer nel suo “Traité des objets musicaux” coniando per la prima volta il termine di musica acusmatica.L’arte acusmatica è un tipo particolare di musica elettronica, creata per essere ascoltata tramite altoparlanti e così il velo di Pitagora diviene una metafora dell’altoparlante.Dalle stesse parole di Franco Degrassi, direttore artistico del Festival e promotore dell’associazione M.ar.e.:”L’acusmatica isola il suono dal contesto visivo e si propone come fenomeno di per se stesso

Le opere di musica acusmatica sono realizzate in studio con suoni ripresi da microfono e/o da sintetizzatore, manipolati e fissati su supporto analogico o digitale. Essa differisce dalle elettroniche commerciali per l’assenza di suoni di batteria elettronica che scandiscono il tempo e dalla musica elettroacustica o elettronica dal vivo perché, in “concerto”, non sono presenti strumentisti che producono o elaborano suoni.Per fruire della musica acusmatica bisogna dotarsi di un ascolto attento e concentrato, rilassandosi e senza farsi distrarre da suoni o “rumori” esterni.La sala della “trasmissione” è a tal fine in una situazione di semioscurità come al cinema.

I “concerti” acusmatici (proiezioni acusmatiche) avvengono in un ambiente in cui il pubblico è seduto oppure sdraiato su tappeti vicino alla consolle del musicista che trasmette il suono, la quale è posta in una posizione sempre centrale rispetto all’ambiente. Il musicista effettua un uso consapevole e ricercato degli altoparlanti, che da strumenti di riproduzione asettica del suono diventano strumenti di proiezione sonora ricreando una sorta di “cinema per l’orecchio”. L’acusmatica utilizza qualunque tipo di materiale sonoro, spostando continuamente il confine tra suono e rumore fino a considerare tutti i suoni esistenti o immaginabili potenzialmente idonei per la creazione artistica.

La diffusione delle composizioni in sala (anche in spazi non abitualmente destinati alla musica) avviene attraverso un sistema di “proiezione del suono”, detto acusmonium, senza musicisti che generano suoni dal vivo. Si può confrontare un “concerto” acusmatico” con un concerto tradizionale acustico come lo si potrebbe fare col cinema rispetto al teatro: non ci sono attori in carne ed ossa ma solo immagini nella sala cinematografica, così nella proiezione acusmatica non ci sono strumentisti ma solo “immagini sonore”.

Chi ha preso parte all’evento “Silence” ha potuto ascoltare una vasta raccolta di opere elettroacustiche provenienti da Italia, Francia, Giappone, Russia, Inghilterra. Ospite del Festival nella tappa di Lecce è stato Tomonari Higaki, noto compositore ed interprete acusmatico giapponese.

In conclusione gli “uditori” del Festival Internazionale “Silence” hanno avuto la preziosa opportunità di sperimentare una nuova percezione uditiva immaginando nella propria mente atmosfere ed illusioni proprie ed originali abbinabili ad ogni singolo suono sentito.

anton.mancini@libero.it

Video: performance di Leo Cicala al Festival SILENCE

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