Foggia, 23 febbraio 2019. “Le primarie di domani a Foggia possono decidere sugli equilibri della provincia: che mi risulti (partecipo ai tavoli cittadini, non a quelli provinciali) di deciso non c’è ancora nulla”. Marcello De Filippis, commissario cittadino della Lega nominato da Caroppo domenica scorsa, fa capire che lo scacchiere, già dato per certo, sull’assegnazione del candidato sindaco in base al partito e al territorio di riferimento, si muoverà dopo la consultazione foggiana. In corsa, com’è noto, il sindaco uscente Franco Landella, Luigi Miranda per la Lega e Leonardo Iaccarrino candidato dell’Udc.
Il candidato sindaco a San Severo
La lite, dopo la riunione del coordinamento provinciale della Lega a San Severo, non avrebbe nulla a che fare, secondo De Filippis, con questioni politiche, “è nata per motivi personali”. In ogni caso, Rosa Caposiena, consigliere comunale di Forza Italia e Anna Paola Giuliani, assessore di Foggia ma residente a San Severo, sono ipotesi di candidatura vagliate dagli organismi politici in questione. Con la differenza che la prima è legata ad un partito, la seconda non ha aderito a nessuno di essi, per ora: “Non c’è questo scontro fra loro perché, per esempio, è stato preso in considerazione anche il nome di Pippo Casale, avvocato che proviene dal civismo. Non è escluso che possiamo presentare un nostro candidato, Caroppo mi ha dato l’incarico per formare una lista forte di gente seria, competente e spendibile, per vincere uniti e al primo turno, per diventare come Lega primo partito della coalizione”.
Le liste si presentano alla fine di aprile, il tempo per fare le primarie anche a S. Severo ci sarebbe: “Io non le vedo bene le primarie da noi, un accordo fra i vertici dei partiti è importante perché mostra una visione di città e dei problemi su cui intervenire, la vedo più serena e seria una discussione di questo tipo”.
Ma quale sarebbe lo schema, smentito da De Filippis, sui sindaci? A Lucera un sindaco di Noi con l’Italia o Fratelli d’Italia, a San Severo di Fi, Udc a San Giovanni Rotondo, Lega per Torremaggiore. Con un’ulteriore accordo. A San Severo un vicesindaco dell’Udc.
Il civismo e il Pd di Miglio
Il sindaco uscente è Francesco Miglio, che si ricandida con il supporto del Pd e di altre 6 o 7 liste, fra cui quella dei socialisti di Michele Santarelli. Nel 2014 la sua vittoria fu quella del civismo contro i partiti, una tornata elettorale che premiò quest’esperienza politica, come a Lucera e a Cerignola poco dopo. A San Severo l’amministrazione Savino, Popolo della Libertà, era stata sfiduciata dopo aver vinto con un vantaggio larghissimo. Oggi ci sono la Lega e il M5s che candida Gianfranco De Sabato. I pentastellati si confrontano con il 7% ottenuto alle comunali di 5 anni fa, oltre il 25% delle regionali e il bagno di voti delle politiche. C’è la lista di Nazario Tricarico “Città civile” cui si è aggregato anche qualche ex iscritto al Pd.
Fanelli (Altra Italia): “I nomi legati al voto cittadino”
Roberto Fanelli, ex coordinatore provinciale di ‘Noi con Salvini’, attualmente componente nazionale di ‘Altra Italia’, che aveva indicato lo stesso De Filippis come coordinatore cittadino (poi sostituto e richiamato), si compiace della scelta: “La Lega ritorna sui miei passi”. Anche il suo movimento si sta organizzando per proporre un sindaco, ma non esclude accordi con la coalizione di centrodestra “se si vedranno orizzonti più ampi”. Fedele al motto “S. Severo ai sanseveresi”, chiede “che non ci siano candidati sindaci ‘imposti’ perché nessun partito ha la forza per fare una cosa del genere e, come è successo l’altra volta, si può lasciare spazio al civismo. Bisogna concordare i nomi, legarli solo alla consultazione per le comunali. Perché poi Foggia ha le primarie e noi no? Perché modalità diverse nei diversi paesi?”. De Filippis ha escluso questa eventualità di consultazioni che era stata concordata per Foggia, Bari e Lecce dai tavoli regionali.
A cura di Paola Lucino,
Foggia 23 febbraio 2019