Roma. Una nuova struttura governativa dedicata ai traffici portuali e alla logistica. Il tutto è previsto nel «Piano strategico della portualità», un documento di 195 pagine elaborato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti anticipato oggi dal sito specializzato www.themeditelegraph.it. Per raggiungere un «coordinamento nazionale forte ed efficace», scrivono gli uomini del ministro Graziano Delrio, «è necessario ampliare le funzioni della Direzione Centrale del Ministero dedicata, che diverrà la Direzione Generale della Portualità e della Logistica, e che si occuperà, da un lato, di pianificare gli investimenti, ma anche di coinvolgere gli stakeholder del cluster marittimo e logistico in modo strutturato e continuo, dall’altro, consentendo il giusto grado di coinvolgimento di coloro che oggi operano in uno scenario frammentato».
Nell’ipotesi di riforma, che sarà presentata a giugno, il ministero fa riferimento alla riduzione da 24 a 8 Autorità di Sistema portuale. La Nord Tirrenica accorperà le attuali funzioni dei porti di Genova, La Spezia, Savona e Marina di Carrara; Nord Adriatica: Venezia, Trieste, Ravenna e Ancona; Tirrenica Centrale: Livorno, Piombino e Civitavecchia; Sarda: Cagliari-Sarroch e Olbia-Golfo Aranci; Campana: Napoli e Salerno; Pugliese: Bari, Brindisi, Taranto e Manfredonia; Calabra e dello Stretto: Gioia Tauro e Messina; Siciliana: Palermo, Catania ed Augusta.
«In tali soggetti – scrive il ministero – potranno essere concentrate tutte le principali funzioni di promozione, pianificazione, gestione e controllo oggi attribuite alle Autorità Portuali. Il presidente sarà nominato direttamente dal ministro, di concerto con il presidente della/delle Regione/i interessate, mentre il relativo Comitato di Gestione sarà composto, oltre che dal presidente, da ulteriori membri nominati
uno ciascuno dalle Regioni interessate e, ove presenti, dalle città metropolitane ed in ogni caso non potrà essere composto da più di cinque membri, con l’eccezione dell’Autorità Nord Adriatica. I direttori delle Direzioni Portuali parteciperanno al Comitato, ma senza diritto di voto».
Fuss ka fuss la volta buona che il nostro mega porto “Alti fondali” riesca ad attirare i commerci marittimi della capitanata.
Se fallisce tale ulteriore tentativo , la cosa migliore da fare sarà smantellarlo del tutto…. almeno ne guadagnerà il territorio… salvo se non hanno già deciso che sarà a servizio esclusivo di Energas…..è ciò sarà una iattura per tutto il nostro territorio/ed auspicato turismo….