Manfredonia – ALLA presenza dell’Autorità di Bacino, del Genio Civile, degli uffici tecnici del Comune, della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia, si svolgerà mercoledì 25 giugno 2014 il sopralluogo nelle aree delle Falesie a Mattinata interessate alle ordinanze della Capitaneria. Il dato era stato anticipato nel corso della recente conferenza stampa per la presentazione dell’operazione ‘Mare Sicuro’ (ne riferiamo a parte,ndr) negli uffici della Guardia Costiera di Manfredonia. Come risaputo, incontri in Prefettura a Foggia (unica Provincia interessata al tavolo tematico), task force delle autorità competenti, ma anche una riunione nella Presidenza regionale, si sono svolti in seguito alle ordinanze delle Capitanerie per il rischio geomorfologico delle falesie (interessati i Comuni di Mattinata, Monte Sant’Angelo, Peschici, Vieste, Vico del Gargano, con interdizione di transito marittimo e balneazione in svariate aree, per circa 25 km di costa). Le interdizioni, stabilite con le ordinanze, riguardano alcuni “specchi acquei corrispondenti alle falesie a picco sul mare per una profondità pari al doppio dell’altezza della falesia partendo dal piede della stessa.”
LE INTERDIZIONI. In tali specchi acquei “è interdetta la navigazione, la sosta e l’ancoraggio di tutte le unità navali in genere, oltre alla pesca professionale e sportiva, la balneazione (comprese le immersioni subacque) e qualsiasi attività connessa all’uso”. A monitorare per il rispetto di quanto indicato nelle ordinanze saranno i diversi componenti delle Forze dell’Ordine.
RECENTE RIUNIONE NELLA PRESIDENZA REGIONALE. Nel corso della recente riunione in Regione, convocata dall’assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Giannini, sulla questione della stabilità e dell’erosione delle falesie e della fruizione delle spiagge e delle coste in occasione dell’inizio della stagione balneare, l’assessore ai Lavori pubblici ha invitato in Presidenza i responsabili dei circondari marittimi (Capitanerie di Porto) “al fine di esaminare la situazione e valutare l’adozione di interventi uniformi su tutto il territorio regionale, con l’adozione di eventuali misure condivise a tutela della pubblica incolumità e della fruibilità in sicurezza delle aree a terra e degli specchi d’acqua corrispondenti”.
DISPOSIZIONI PER AREE PG2. Alla riunione hanno partecipato anche il Capo di gabinetto del Presidente, il Segretario generale dell’AdB e il dirigente della Protezione civile regionale. Le conclusioni dopo la riunione in Regione hanno stabilito che per quanto riguarda le aree PG2 (definite dal piano di assetto idrogeologico “a media pericolosità geomorfologica”), i comuni interessati dalle misure interdittive presenteranno a ciascuna Capitaneria di Porto competente un’attestazione di possibile uso balneare e turistico.
DISPOSIZIONI PER PG3. La Capitaneria di Porto a sua volta emetterà un’ordinanza permissiva dell’utilizzo delle aree e invierà la stessa all’Autorità di Bacino per la conferma della possibilità dell’utilizzo dei siti. Per quanto riguarda le aree PG3 (ad elevata pericolosità geomorfologica) (nel Gargano ci sono prevalentemente aree PG3,ndr), si è stabilito di procedere entro fine mese ad una serie di sopralluoghi tesi ad individuare le aree di possibile uso all’interno di quelle eventualmente di maggiore pericolosità. I sopralluoghi si concluderanno con la formalizzazione delle misure da adottare. I sopralluoghi saranno eseguiti e le conclusioni condivise dall’AdB, da ciascuna Capitaneria di Porto competente, dal Comune e dai funzionari del Genio civile e/o Protezione civile della Regione Puglia.
“Quanto deciso – dichiara l’assessore Giannini – consentirà di definire in tempi rapidissimi l’intera vicenda, salvaguardando per un verso l’incolumità pubblica e per altro verso la stagione estiva, permettendo di mantenere gli elevati flussi turistici che hanno caratterizzato le ultime stagioni. Un ringraziamento va infine per la disponibilità all’Autorità marittima, e in particolare al Direttore marittimo regionale, contrammiraglio Giovanni De Tullio”.
CF MARCELLO NOTARO: ORDINANZE UN ATTO DOVUTO PER LA PUBBLICA INCOLUMITA’. “Nel corso dell’incontro – dice a Stato il comandante della Guardia Costiera – Capitaneria di Porto CF Marcello Notaro – alla presenza dell’organo tecnico di settore, l’Autorità di Bacino, si è deciso di effettuare degli studi che saranno proposti dai Comuni, dopo il ‘filtro’ degli uffici tecnici. In seguito si stabiliranno le zone necessitanti di interventi”.
Ordinanze e incontri forse tardivi, considerando l’emanazione a fine maggio 2014, a ridosso della stagione estiva? Chiaro il Comandante Notaro: “le interdizioni stabilite dalla Capitaneria, con le nuove ordinanze, erano in vigore già dal 1994; i recenti provvedimenti dell’autorità marittima hanno esclusivamente aggiornato la situazione in linea con le caratterizzazione del Piano d’assetto idrogeologico (PAI) dell’Autorità di Bacino della Puglia. La nuova è andata a modificare quello che già vigeva, frutto di un percorso complesso e partecipato partito sin dallo scorso ottobre 2013; la Capitaneria si è rivolto all’organo tecnico, con il PAI che resta fondamentale per qualsiasi decisione o intervento; le ordinanze rappresentano un atto dovuto, in primo luogo per la pubblica incolumità; a breve si vedranno i cartelli di divieto, dove necessario, anche grazie all’intervento del Parco e dei Comuni. Successivamente si studieranno gli interventi necessari per cercare di migliorare la situazione”.
LE DATE DEI SOPRALLUOGHI. Per i sopralluoghi della Capitaneria nelle aree interessate: il 25 giugno a Mattinata; il primo luglio a Monte Sant’Angelo. Si ricorda come la convocazione dei sopralluoghi spetta ai singoli Comuni.
A livello di responsabilità, in caso di infortuni o incidenti, faranno fede le ordinanze dei Comuni interessati.
g.defilippo@statoquotidiano.it