OSTUNI/SAN GIOVANNI ROTONDO, 23/06/2022 – (lavocedinewyork) In una mattina di bellissimo sole, come la Puglia sa regalare, Abel Ferrara, il 70enne regista americano trapiantato da 20 anni in Italia, prende il caffè.
“Allora Fest” è iniziato ieri, grande folla alla Villa Comunale per l’inaugurazione con le star arrivate finora a Ostuni, nonostante le controversie, e il regista americano fra loro, venuto nella città bianca per parlare del suo nuovo film su Padre Pio, di cui mostrerà una clip e che sarà presentato a settembre al Festival di Venezia.
“È un film bellissimo – ci dice – ci sono film belli, film ok, ne ho fatti tanti, quasi 40, il risultato è sempre diverso, ma per questo tutti quelli che lo hanno visto hanno detto: Wow!”. Parla, l’italiano imparato in questi anni di vita romana, ma male, ci spiega, “perché quando lavoro parlo sempre comunque inglese”, un italiano alla ricerca delle parole giuste. Spostiamo la conversazione in inglese è diventa travolgente.
“La storia che racconto è ambientata nel 1920, non è una biografia, ma un viaggio parallelo tra due mondi, quello di Pio chiuso in convento, in lotta contro le tentazioni di spirito e carne e quello dei movimenti operai e contadini, impegnati contro i latifondisti negli anni che precedono il fascismo”. (lavocedinewyork)