Qual è il trend relativo alle immatricolazioni di auto in Italia e in Europa? Una fotografia molto interessante è stata recentemente fornita da UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Veicoli Esteri.
UNRAE ha pubblicato negli scorsi giorni sul suo sito web ufficiale il report relativo al mese di ottobre, in cui è stato effettuato un raffronto su base annua sia per quel che riguarda il confronto tra ottobre 2020 e ottobre 2019, sia per un lasso di tempo più ampio e dunque statisticamente molto più significativo, ovvero i primi 10 mesi del 2020 e i primi 10 mesi del 2019.
Non esitiamo, dunque, e scopriamo subito ciò che è emerso.
I dati di confronto tra i mesi di ottobre del 2020 e del 2019
Era cosa piuttosto nota il fatto che il mondo della vendita di automobili fosse in crisi, e queste statistiche lo confermano in modo chiaro: nel confronto tra ottobre 2020 e ottobre 2019, infatti, le immatricolazioni a livello europeo sono diminuite del -7,1%.
L’Italia ha registrato un calo piuttosto moderato, pari a -0,2%, ma come vedremo a breve la situazione nella nostra nazione non può affatto definirsi florida.
Nel confronto tra i mesi di ottobre del 2020 e del 2019, secondo UNRAE, solo 4 nazioni europee hanno registrato un “segno +”, ovvero esattamente la Norvegia con +23,6%, la Romania con +17,6%, l’Islanda con +12% e l’Irlanda con +5,4%, per il resto il dato negativo è stato comune e quello più marcato è stato quello della Lettonia, con il -29,3%.
Un confronto su base annua molto più significativo
Come accennato in precedenza, a livello statistico è molto più interessante il raffronto tra il periodo compreso tra gennaio e ottobre del 2020 e l’analogo periodo del 2019, proprio perché abbraccia quasi la totalità degli anni in questione, e il quadro che emerge è ancora più critico.
A livello europeo, anzitutto, il calo delle immatricolazioni è risultato pari a -27,3%, un dato chiaramente più forte rispetto a quello relativo al confronto tra i soli mesi di ottobre del 2020 e del 2019, e desta particolare curiosità il dato italiano, ovvero un netto -30,9% che rende quindi la riduzione delle immatricolazioni ancor più accentuata rispetto alla media del continente.
Tutte le nazioni europee hanno registrato trend negativi, e questo è un dato di evidente importanza.
La nazione che ha visto ridursi in maniera più moderata il numero delle immatricolazioni è stata la Norvegia, con un calo del -10,6%; come visto in precedenza questo Paese del Nord Europa è risultato primo in classifica anche per quel che riguarda il raffronto tra ottobre 2020 e ottobre 2019, segno evidente del fatto che è effettivamente la nazione che sta reggendo meglio questa crisi.
Il Paese europeo che ha dovuto fare i conti con la riduzione più forte è stato invece la Croazia, con una diminuzione delle immatricolazioni che UNRAE ha quantificato nel -43,5%.
Cosa può esserci alla base di questi trend
In molti si interrogano su quali possano essere le ragioni alla base di questi dati così marcati; sicuramente la situazione sanitaria dell’Italia e dell’Europa ha influito non poco, su questo non ci sono dubbi, ma probabilmente entrano in gioco anche altri fattori.
Negli ultimi tempi ad esempio il noleggio a lungo termine dei veicoli, un tempo prerogativa esclusiva delle aziende, è diventato una realtà assai solida anche per quanto concerne i privati: tante famiglie infatti reputano questa soluzione un’alternativa assai interessante al canonico acquisto di un’auto, oneroso sia per quel che riguarda il costo del bene che per tutte le spese di gestione.
Una conferma del fatto che il noleggio a lungo termine riguardi sempre più spesso anche i privati, d’altronde, la si può avere semplicemente visionando i siti Internet delle più note società del settore, come Facile Rent: queste aziende propongono molti veicoli adatti ad un uso privato, diffusissimo è inoltre il noleggio moto, un servizio che, è evidente, non si rivolge di certo ad imprese. (nota stampa)