(statoquotidiano.it, ore 22:08). Bari, 23 novembre 2020. La Guardia Civile spagnola (corpo di Gendarmeria spagnolo, con funzioni tra l’altro di polizia militare) ha arrestato sette persone, tre delle quali di nazionalità italiana, un’altra di origine portoghese e tre di nazionalità spagnola, come presunti autori di reati di traffico di droga e appartenenti a un’organizzazione criminale. Sono stati sequestrati 155 chilogrammi di marijuana e 60 chilogrammi di hashish e sono stati sequestrati diversi veicoli utilizzati in operazioni di traffico di droga.
L’indagine è iniziata quando la Guardia Civile ha osservato che in diversi magazzini di La Algaba e Montequinto c’erano continui movimenti di diversi individui stranieri. Proseguendo nelle indagini, gli agenti hanno potuto verificare che tre persone, che si trovavano a bordo di un veicolo a noleggio, stavano accedendo in continuo ad un capannone nella zona industriale di Montequinto dove non si osservava alcuna attività commerciale di alcun genere.
Successivamente, è stato riscontrato che queste persone stavano compiendo sforzi per acquisire una partita significativa di verdure. Allo stesso modo, è stato osservato come avevano noleggiato diversi veicoli e li stavano introducendo all’interno del magazzino già custodito. Allo stesso modo, gli agenti hanno rilevato che questi veicoli a noleggio erano scortati da altri che svolgevano funzioni di navetta.
Successivamente, gli agenti hanno verificato che gli indagati avevano trasferito la partita di verdure che avevano precedentemente acquisito in un altro magazzino situato a La Algaba. Durante il carico della verdura in un camion frigorifero a noleggio, è stato rilevato che queste persone avevano sostituito le targhe con altre piegate (appartenenti ad un altro veicolo della stessa marca e modello). Infine, è stato osservato come il camion frigorifero si è spostato al magazzino del Polígono de Montequinto, per caricare la droga all’interno e successivamente al magazzino di La Algaba per nascondere la droga tra le verdure. Per il trasporto del camion l’organizzazione si è avvalsa dell’aiuto di un veicolo “navetta” per avvisare della possibile presenza della polizia.
Per tutto ciò, la Guardia Civile ha proceduto ad entrare nella nave, potendo verificare che la nave fosse utilizzata da una società legale e che avesse diverse celle frigorifere, dove si trovavano all’interno dei 26 pallet di verdura. Per l’Italia.
Dopo un meticoloso esame della merce, sono stati individuati, nascosti tra la merce, un totale di 155 chilogrammi di marijuana, in confezioni trasparenti sottovuoto e 60 chilogrammi di hashish in pastiglie, che erano destinati a Bari e Roma.
Per tutto questo sono state arrestate 7 persone: 2 di loro responsabili della nave, 2 vettori e le tre persone italiane (al momento non ci sono conferme ufficiali se siano coinvolti 2 uomini originari di Zapponeta,ndr). La Guardia Civile ha effettuato anche l’ingresso e la perquisizione in uno chalet a Palomares del Río, che i tre italiani avevano affittato, ed è stato perquisito il magazzino di Montequinto, dove sono stati trovati oggetti come timbri aziendali e tamponi, alcuni falsi, documentazione di supporto dell’acquisizione dei 26 pallet vegetali, tra gli altri effetti.
Si ritiene che un’organizzazione criminale dedita al traffico internazionale di droga sia stata smantellata, essendo riuscita a intervenire nel primo carico di droga che stavano per effettuare. L’operazione è stata condotta dalle Squadre per la criminalità organizzata della Polizia giudiziaria (EDOA) del Comando della Guardia Civile di Siviglia e OCONSUR Andalusia. L’autorità giudiziaria ha disposto l’incarcerazione dei tre individui italiani e il rilascio dei responsabili del magazzino La Algaba dove è stata sequestrata la droga, nascosti tra la merce.
Non so chi siano, però ne sono felice se questi personaggi li portano a rompere le montagne con i picconi, almeno per un mese 7 giorni su 7 con 10 ore di lavoro giornalieri. Ops.. durante le 10ore dategli almeno 1 litro d’acqua….
Non basterebbe LETTORE . Purtroppo non ci sono comunità aiuti sacrifici e rimproveri che POSSANO REGGERE . Chi è entrato in questo giro non ne uscirà più. Unici a pagate le famiglie mamme padri fratelli e sorelle parenti vicini….. Loro se ne fregano coprendo di bugie e raggiri chiunque.
Vabbe’. Io ci metto un PUNTO