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ARRESTATO Manfredonia, rapina amano armata e tentato furto aggravato: 19enne in carcere

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AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
23 Novembre 2023
Manfredonia // Primo piano //

MANFREDONIA (FOGGIA) – I Carabinieri della Compagnia di Manfredonia (FG) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Foggia su richiesta di quella Procura della Repubblica a carico di Francesco Paolo La Terza, un diciannovenne del posto, indiziato di una rapina amano armata e di un tentato furto aggravato, commessi a Manfredonia presso due diversi esercizi commerciali.

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri l’indagato, nello scorso mese di settembre, travisato con cappellino e mascherina, si sarebbe introdotto, poco prima dell’orario di chiusura, all’interno di un negozio di articoli per l’igiene personale, costringendo l’addetta alle vendite, dietro la minaccia di un coltello, a consegnargli tutto il denaro presente nel registratore di cassa – quantificato in circa 1.200 euro -, fuggendo poi a piedi.

Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Foggia e condotte dai militari della Compagnia Carabinieri di Manfredonia hanno permesso di raccogliere, grazie all’accurata descrizione fornita dalle vittime e la visione degli impianti dei sistemi di videosorveglianza, gravi indizi di colpevolezza tali da poter identificare il giovane quale autore materiale della rapina, nonché di attribuirgli un tentato furto commesso nel precedente mese di luglio in un supermercato del luogo, presso cui l’indagato, approfittando dell’orario di chiusura, avrebbe fatto accesso sollevando la saracinesca di ingresso, venendo però messo in fuga dal responsabile dell’esercizio in quel momento presente all’interno del locale.

L’ordinanza è stata notificata presso la casa circondariale di Foggia, ove lo stesso era già ristretto in relazione ad un altro procedimento penale.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e al momento a carico dell’indagato, che non va considerato colpevole fino alla condanna definitiva, sono stati acquisiti unicamente gravi indizi di colpevolezza, ritenuti dal GIP di tale gravità da legittimare l’applicazione della misura cautelare.

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