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IL CASO Avetrana, Michele Misseri a Far West: “Il mio carcere è essere tornato a casa”

Il programma televisivo FarWest si occupa nuovamente del caso del delitto di Avetrana, ospitando per la prima volta in studio Michele Misseri

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
23 Novembre 2024
Cronaca // Primo piano //

Il programma televisivo FarWest si occupa nuovamente del caso del delitto di Avetrana, ospitando per la prima volta in studio Michele Misseri, zio di Sarah Scazzi, la ragazza di 15 anni uccisa il 26 agosto 2010. Durante la trasmissione condotta da Salvo Sottile su Rai 3, Misseri, tornato in libertà a febbraio 2024, lancia un appello: “Sabrina e Cosima, perdonatemi per ciò che ho fatto. Cosima, non ti ho mai coinvolta, ma Sabrina me l’hanno fatta accusare. Non è stata colpa mia, mi hanno manipolato, portato in garage con i tranquillanti. Non ricordo nulla. Forza e coraggio, vedrai che ce la faremo”. Con queste parole, ribadisce ancora una volta di essere l’unico responsabile dell’omicidio della nipote. “Il vero carcere è ora che sono tornato a casa”, conclude.

La sentenza definitiva attribuisce l’omicidio a Sabrina Misseri, cugina della vittima, e a Cosima Serrano, zia di Sarah, mentre Michele Misseri sarebbe stato coinvolto solo nell’occultamento del cadavere. Tuttavia, nel corso dell’intervista, Misseri insiste nel dichiararsi unico colpevole, affermando che il delitto sarebbe avvenuto dopo che la nipote aveva respinto un suo approccio sessuale.

Durante l’inchiesta trasmessa nella puntata, emerge un’ipotesi finora poco esplorata: l’eventuale presenza di tracce di DNA estraneo sul corpo di Sarah. Un medico legale sottolinea un dettaglio rilevante: “Non sono mai state analizzate le unghie della vittima. Sotto di esse potrebbero esserci tracce di DNA rimaste intatte fino a oggi”. Questo apre la possibilità di riesumare la salma della ragazza per ulteriori accertamenti.

Lo riporta RaiNews.

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La vera felicità costa poco. Se è cara, non è di buona qualità. (François-René de Chateaubriand)

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