Manfredonia, 23 dicembre 2017. È stata inaugurata la nuova chiesa dedicata a San Pio da Pietralcina, la parrocchia che sorge tra i nuovi comparti edilizi della periferia di Manfredonia.
Tra i cantieri ancora in costruzione e le strade non ancora asfaltate, sorge la nuova costruzione a croce greca che guarda verso ovest, secondo la tradizione cristiana che assume ancor più valore simbolico nella nostra terra, a metà tra occidente e oriente. Il simbolo di una comunità, affidata al parroco Alessandro Rocchetti e al suo giovane collaboratore don Fabrizio, che è nata ben sei anni fa, nel 2011. Dopo aver cambiato due sedi nel corso del tempo (piccoli appartamenti e garage messi a disposizione temporaneamente), la parrocchia si stabilisce finalmente in questo edificio, creato dallo studio romano dell’architetto Maddalena Terenzi.
La cerimonia della dedicazione ha visto la partecipazione del sindaco Angelo Riccardi, degli assessori e, ovviamente, dell’arcivescovo mons. Michele Castoro, che ha consacrato l’edificio ed espresso tutta la sua vicinanza alla comunità in questo momento così importante.
«La chiesa è stata costruita grazie ai contributi dell’8×1000 e alle offerte di tanti fedeli. Lo scopo delle parrocchie è di essere vicina agli ambienti della gente ed essere protesa verso i più lontani, in un atteggiamento di scambio reciproco e dialogo»: così ha parlato il vescovo Castoro durante la cerimonia, il quale ha sottolineato l’importanza del ruolo della Chiesa nei quartieri come centro di aggregazione e condivisione. Ancor più se si tratta di luoghi come quelli dei comparti, ancora senza servizi adeguati e che necessitano di un punto che dia vita alla zona.
La costruzione dell’edificio non è ancora completa, il complesso delle opere parrocchiali e della casa canonica verranno completati entro la prossima primavera. La posa della prima pietra, invece, è avvenuta il 4 giugno del 2016: dopo 567 giorni il nucleo principale della chiesa è stato completato, con la sua croce bianca all’esterno che si erge nel cielo e spunta, maestosa, tra i tetti dei palazzi in costruzione.
La dedicazione della chiesa a San Pio ha coinvolto, fin da subito, i frati minori cappuccini di San Giovanni Rotondo e, soprattutto, Casa Sollievo della Sofferenza, l’ospedale fondato dal santo nel 1956 e rappresentato, durante la cerimonia, dal direttore generale della struttura sanitaria Domenico Crupi. Entrambe le istituzioni hanno accolto con entusiasmo l’intitolazione della parrocchia a
Padre Pio e mostrato vicinanza alla comunità.
Il rito della dedicazione ha avuto inizio con la radunanza all’esterno della comunità, del vescovo, i diaconi e i presbiteri concelebranti, i quali hanno condotto le reliquie dei santi sotto l’altare.
Non resta che augurare a don Alessandro e a tutta la comunità dei comparti un nuovo inizio in questa nuova chiesa.
A cura di Carmen Palma
Stato Quotidiano
FOTOGALLERY CARMEN PALMA
FOTOGALLERY ANTONELLO D’ARDES
ma le chiese le fanno con il copia incolla? un po’ di originalità in più nelle linee e nel distaccarsi dal senso di deja-vu delle altre parrocchie manfredoniane si poteva tentare, il progetto non sarà stato fatto gratis
certo non si poteva fare una chiesa gotica o barocca rinascimentale nei tempi moderni. anche quelle sembrano tutte uguali tra loro… l’opera è molto bella e quando diverrà storia dell’arte sarà identificata nel periodo realizzata