Foggia – «IL lavoro è un diritto ma diritto e opportunità di lavoro possono maturare solo dentro cornici di legalità». Il coordinamento di Libera commenta così le notizie relative alle assunzioni del personale ex dipendente di AMICA e Dauniambiente, società partecipate dal Comune di Foggia e ormai fallite.
«Ci pare giusto si sia vigilato affinché non risultasse avvelenato per sempre un settore così esposto alla penetrazione criminale quale quello del ciclo dei rifiuti. Non conosciamo la situazione di tutti i lavoratori e possiamo solo fidarci del lavoro delle Istituzioni, ma pensiamo che non bisogna ricadere nello stesso errore di assumere chi in passato si è macchiato di gravi reati, soprattutto quelli che hanno palesemente danneggiato le aziende o, peggio, chi ha collegamenti con la criminalità organizzata foggiana».
«Auspichiamo che il coraggio e la prudenza ispirino il presente e il futuro della politica locale, in modo da garantire sempre trasparenti percorsi di selezione, liberi da soprusi e ricatti. E’ ovvio che nel frattempo chiediamo siano portate alla luce le responsabilità delle varie amministrazioni che hanno reso le società covo di illegalità. Sono i valori che stiamo proponendo ai candidati al nuovo Parlamento con la campagna “Riparte il futuro” e in tante altre portate avanti con Avviso Pubblico a cui, in questo delicato momento che Foggia sta attraversando, sarebbe assai importante raccogliere l’adesione del sindaco e di tutti gli altri attuali consiglieri comunali», chiudono i referenti del Coordinamento provinciale “Libera-associazioni, nomi e numeri contro le mafie di Foggia”.
Redazione Stato