L’uomo risultava infatti destinatario di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria di Bari, nello specifico della Corte d’Appello – Ufficio Esecuzioni Penali, emesso alcuni giorni fa, in virtù del quale deve espiare una pena detentiva domiciliare residua pari ad un anno e tre giorni di reclusione.
Le determinazioni dell’Autorità Giudiziaria hanno attinenza in particolare ai reati di concorso in estorsione continuata commessa dallo stesso nel territorio del comune dell’Arcangelo Michele dall’anno 2010 sino all’anno 2013. In quegli anni infatti Michele Facciorusso era stato arrestato su ordinanza di custodia cautelare a seguito delle indagini svolte per la cattura del latitante Giuseppe Pacilli, meglio note con il nome di “Operazione Rinascimento”, con la quale vennero colpiti una serie di fiancheggiatori del clan Li Bergolis.
Al termine delle formalità di rito l’uomo è stato accompagnato presso la propria residenza ove è ora sottoposto alla misura restrittiva.
REDAZIONE STATO QUOTIDIANO.IT – RIPRODUZIONE RISERVATA